di Silvano Iodice
La vittoria schiacciante del Popolo della Libertà non lascia spazi a nessuna illazione né tantomeno dubbi sulla scelta del paese. Gli italiani hanno dichiarato solennemente di preferire la destra e di ripudiare la sinistra. Si lasci perdere dunque l’ossessione retorica di attacco a Berlusconi cercando di ridicolizzarlo in tutte le maniere. Il futuro Presidente del Consiglio viene attaccato da quella stampa sinistrorsa che lo vuole colpevolmente assente dalle commemorazioni del 25 aprile. Ma egli, si deve riconoscere, è uno dei pochi che ha il coraggio di andare controcorrente facendo ciò che sente e non ciò che gli si suggerisce di fare. Silvio Berlusconi è la soluzione migliore ed unica per il futuro dell’Italia. Viviamo in un paese strano, nessuno può dirsi fedele a Mussolini, tutti sono costretti ad affermare che il fascismo sia stato il male supremo. Che paese è mai questo se ciascuno dei cittadini non può dichiarare le proprie preferenze?
Il 25 aprile è un tormento per tutti quelli che non si riconoscono in una pseudo liberazione che glorifica solo i partigiani o cosiddetti tali. Questa ricorrenza costringe la maggioranza del paese a chiudersi in casa e a vergognarsi delle proprie idee. Oggi come allora l’Italia è spaccata in due con una maggioranza di destra ed allora perché aleggia nell’aria questa pressione psicologica che emargina una metà del paese più uno?
Se Silvio Berlusconi non ritiene di festeggiare il 25 aprile facendosi vedere sui palchi nelle piazze, avrà anche i suoi motivi, sarà pure libero di comportarsi come ritiene più giusto.
Questa Italia è antifascista solo a chiacchiere perché è in uso un costume malsano che violenta le coscienze. Una moda scaturita dalla Legge Scelba impose ed impone anche contro la propria volontà, di negare d’essere stati fascisti e di preferire di continuare ad esserlo.
