L’ex terrorista rosso seminava l’odio razziale, e non era il solo

di SERGIO BAGNOLI

Proseguono a ritmo serrato a Milano le indagini per scoprire gli eventuali fiancheggiatori dell’ex terrorista di Prima Linea Roberto Sandalo, che per il suo carattere sanguinario e violento era chiamato dagli stessi compagni “ Roberto il pazzo”, nella sua nuova impresa criminosa di carattere razzista. Sandalo, che per alcuni mesi negli anni novanta sembrava aver abbandonato la pratica politica violenta e si era iscritto alla Lega Nord entrando addirittura a far parte delle Camicie Verdi, da qualche tempo aveva fondato un nuovo gruppo, appartenente alla galassia dell’estrema destra razzista e xenofoba, cui era stato imposto il nome di Fronte Cristiano Combattente. In questa sua nuova impresa l’ex terrorista rosso aveva goduto dell’appoggio di altri personaggi già facenti parte del mondo della criminalità politica. Probabilmente ex terroristi appartenenti al mondo dell’eversione comunista e fascista che nei terribili anni settanta insanguinarono quotidianamente l’Italia, uccidendo magistrati, carabinieri e sindacalisti. Di questo sono convinti i carabinieri dell’antiterrorismo lombardo che, coordinati dal Procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, stanno conducendo nel riserbo più assoluto le indagini. Sinora il gruppo si era limitato a porre in essere solamente qualche attentato incendiario contro simboli islamici quali la moschea di Segrate ma stava per compiere il salto di qualità e cominciare ad uccidere immigrati non solo necessariamente musulmani ma anche provenienti dall’Est Europa. Per sua stessa ammissione Sandalo si ispirava ideologicamente nel mettere in atto il suo criminoso disegno agli ultimi scritti di Oriana Fallaci, la scrittrice già iscritta al Pci che poco prima di morire aveva iniziato una sua personale crociata contro l’Islam, invitando gli italiani a difendere il carattere cristiano del proprio paese contro la calata dei maomettani. “Quando certe parole vengono come sassi lanciate in uno stagno è possibile che alcune menti criminogene ne approfittino per seminare nuovi odi. Per questo abbiamo stroncato sul nascere questa pericolosissima nuova impresa criminale” ha commentato a caldo il Procuratore Spataro. Roberto Sandalo per un certo periodo non aveva nascosto la sua simpatia per la Lega Nord e per le sue crociate xenofobe, avvicinandosi al leader torinese del movimento fondato da Umberto Bossi, quel Mario Borghezio che in più di un occasione si era segnalato come uno dei più acerrimi avversari dell’immigrazione extra- comunitaria nella nostra nazione. Alcuni militanti della Lega Nord torinese avevano però scoperto il passato delinquenziale di Sandalo, un trascorso anche come ufficiale di complemento degli Alpini, e l’ex terrorista era stato allontanato dal movimento senza troppi complimenti. “ Uno squallido tentativo dei servizi segreti per screditare la Lega Nord e per legittimare ogni tipo di iniziativa repressiva messa in atto dal potere centrale per scioglierci” commenta oggi proprio Borghezio che, rincarando la dose, aggiunge” non a caso l’ arresto, con conseguente falso scoop sul passato di Sandalo è avvenuto alla vigilia delle elezioni politiche del 2008, ma già il nostro popolo padano, che è sano sino al midollo, aveva provveduto a prendere le distanze all’ex terrorista, poi pentitosi una volta arrestato”.

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