Lettera aperta al Sig. Presidente Silvio Berlusconi

Oscar Bartoli
Emigrante

Gentile Signor Presidente,

Il Popolo Italiano ha votato all’80%, una percentuale che viene considerata miracolosa in un paese come gli Stati Uniti, patria della democrazia, dove purtroppo le persone che vanno a votare sono meno del 50%
La Sua coalizione, Partito della Libertà, ha vinto grazie all’affermazione della Lega Nord che per bocca del suo fondatore Bossi aveva nei giorni scorsi minacciato il ricorso alle armi contro la canaglia romana. Qui negli Stati Uniti sarebbe successo il finimondo. In Italia, nazione cattolica e quindi tollerante e facile al perdono, l’uscita del capopolo è stata presa con ironia così come si fa con il vecchio zio, un po’ ‘rinco’ ma simpatico perché la sua pensione mensile, oltretutto, fa comodo al bilancio familiare. E dire che in America in questi giorni stanno spellando il senatore Barack Obama per avere sostenuto che in Pensylvania la gente delle piccole città si sente ignorata dai governi e pensa alle armi o alla religione. Personalmente sono convinto che il malandato zio Bossi le farà vedere i sorci verdi, signor Presidente. Ma questi sono affari Suoi.
Il voto del 13-14 aprile ha dato un nuovo assetto parlamentare all’Italia. Finalmente si può parlare di due grandi blocchi politici, il PDL e il PD (Partito Democratico), uno scenario voluto dal suo oppositore, Walter Veltroni, la cui tenacia l’ha costretta a risistemare anche la Sua armata.
A pagare è stata quella sinistra radicale che all’insegna del “non sappiamo cosa vogliamo, ma lo vogliamo subito”, ha fatto finta di sostenere il governo Prodi mentre quotidianamente scendeva in piazza con i suoi ministri e leaders per titillare le proprie miniplatee. È stata bastonata sonoramente. Ed anche questo, vivaddio, è un elemento di chiarificazione.
I conti disastrati lasciati due anni fa dal suo precedente governo hanno costretto il presidente Prodi ed il suo ministro dell’economia a recuperare su tutti i fronti, sotto la soffocante pressione dell’Unione Europea. A farne le spese sono stati gli italiani che pagano le tasse e quelli che non le pagavano e le eludevano i quali, ovviamente, non hanno gradito quando sono stati beccati dalla Finanza.
A Suo vantaggio, signor Berlusconi, aggiunga l’incapacità degli uomini di comunicazione del premier Prodi che non sono riusciti a far capire efficacemente agli italiani quel che stava succedendo, di chi erano le responsabilità, quale il programma futuro di recupero dell’economia nazionale. Capisco che è difficile competere con Uno come Lei che possiede un impero mediatico. Ma con un po’ più di impegno e di abilità forse ce la potevano fare.
Insomma Le è stata offerta su un piatto d’argento la testa sacrificale del professor Prodi e Lei, che è considerato a pieno titolo un genio della comunicazione, ha sfruttato questa opportunità che Le veniva data “free of charge”.
Lei adesso ha un ruolino di marcia da far tremare le vene e i polsi. Deve mettersi d’accordo con la nuova forte e consistente opposizione per modificare la Costituzione italiana, rinnovare le regole e la rappresentanza parlamentare, governare un Paese depresso, ridare immagine alla nostra presenza internazionale avvilita da episodi turpi (monnezza, mozzarella, scontri nelle aule parlamentari, assalti di tifoserie, criminalità organizzata sempre più forte, e via citando). Episodi che ci stanno facendo ridere dietro centinaia di milioni di persone.
Personalmente non sono un suo estimatore, ma mi permetto di chiederLe sommessamente una cortesia: cambi registro, signor Presidente. La smetta di raccontare barzellette alle quali ridono solo i suoi stipendiati. Tra i molti talenti della sua faretra Lei non ha quello della comicità anche se è convinto del contrario. Lo faccia non solo per gli italiani che vivono nella Penisola, ai quali Lei dovrà da ora in poi rivolgersi con argomentazioni comprensibili e serie, perché non si tratta di vendere l’ennesimo fustino di detersivo, signor Presidente. Quanto piuttosto di ridare slancio ad una nazione che è paralizzata in una spirale al basso.
Lo faccia anche per noi italiani residenti all’estero. Please: si faccia consigliare da chi Le sta vicino e conosce bene le cose del mondo. Le battutacce da curva sud, vanno bene per la suburra italiana ma non funzionano per l’immagine dell’Italia all’estero. Non vorremmo trovarci ancora una volta, come negli anni passati, a dover subire il tormento dei lazzi feroci dei diplomatici di altre nazioni che si divertono a commentare le gaffes di Mr. Berlusconi.
Grazie per la cortese attenzione e che Dio le tenga una mano sulla testa (possibilmente senza scompaginarLe la capigliatura).

I wish you all the best.

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