Voto all'estero come il quattro di spade
La televisione ignora lo scrutinio delle schede votate all’estero. Nessuna notizia neanche tangente a tutto il resto. Questo fatto la dice lunga sulla rilevanza o meno delle votazioni avutesi fuori Italia. Non si sa niente, o meglio si vengono a sapere alcune notizie dalle quali un giornalismo serio rifugge perché vi riconosce una informazione approssimativa quando non diffamatoria. Schede false in circolazione? Si fanno dei nomi, circolano nell’aria come il venticello della calunnia. Tizio avrebbe falsificato un enorme quantitativo di schede che non assomiglierebbero neanche lontanamente agli originali e tutte votate Cicero pro domo sua. Finisce in questo momento il TG 3 e non abbiamo potuto sentire neanche una parola per il voto all’estero. Ma che succede allora? Abbiamo scherzato o che cosa? Vogliamo lasciar perdere questa buffonata e non parlarne più?
Questa legislatura relegherà gli eletti all’estero in un cantuccio, giusto per dare l’impressione di una cosa democratica e basta. Perlomeno nella passata legislatura, al Senato, hanno fatto parlare di sé se non altro per il peso notevole che avevano i senatori “stranieri”. Oggi, quando una maggioranza finalmente qualificata permetterà al Popolo della Libertà di governare senza patemi, essi saranno perfettamente inutili. Il prodromo lo da l’informazione a tutto tondo e soprattutto la televisione. Che necessità c’è di parlare del voto all’estero? E’ un fatto complicato, imbrogliato, approssimativo, confuso e, tutto sommato, inutile. L’atteggiamento di tutti, destra e sinistra, è quello della pazienza che si “porta” nei riguardi di un figlio inutile e sciagurato.
E’ disarmante constatare che il tutto si sta riducendo ad una formalità e basta. Formalità da espletare perché ormai “si deve fare” ma alla quale non si da nessuna considerazione. Da questo atteggiamento si comprende che neanche come notizia, come notiziola lo scrutinio delle votazioni all’estero, rappresenti una curiosità. Stando sul posto deputato allo scrutinio, abbiamo raccolto solo voci e notizie presumibilmente false. Nulla di più. Preferiamo allora aspettare per quantificare davvero quale sarà il peso politico di tutta questa faccenda per la XVI legislatura a venire. Cioè come il quattro di spade nel mazzo.