Elezioni: Neri(PD) I candidati del Pdl estero non integerrimi. Emergenza ‘ndrangheta

“Non tutti i candidati della Pdl all’estero sono integerrimi, noi non avremmo mai candidato personaggi vicini alla dittatura argentina o al mondo del porno. Ci sono dei momenti nei quali dei dirigenti responsabili dovrebbero dire “abbiamo sbagliato”. E questo oggi dovrebbero fare Berlusconi e Barbara Contini per quanto riguarda la scelta di alcune candidature” dichiara Luciano Neri, componente del Coordinamento nazionale del Pd per gli italiani nel mondo. “Così come, di fronte alle notizie del pericolo ‘ndrangheta sul voto, amareggiano i silenzi o le frasi formali degli esponenti del Pdl che non aiutano né a capire né ad agire. La presenza della ‘ndrangheta sullo scenario globale, e in Argentina in particolare, è un dato storico accertato e da non sottovalutare. In Argentina la ‘ndrangheta si è consolidata soprattutto nel periodo di Menem e le principali cosche, i Morabito, i Talia, i Piromalli, si sono insediate collegandosi con i livelli più alti del sistema politico, economico e finanziario. Basti pensare che, come emerso dagli atti di diversi processi, è stato accertato che la Banca centrale argentina negli anni di Menem ha autorizzato a favore di singoli e di società direttamente collegate con le organizzazioni criminali, promissory notes, per un valore di centinaia di milioni di dollari. E si consideri che, trattandosi di una banca centrale nazionale, simili operazioni bancarie potevano essere fatte solo con l’autorizzazione dell’allora governo argentino. Giova anche ricordare- prosegue Luciano Neri- che il sistema finanziario nel quale la ‘ndrangheta ha potuto allargare a dismisura il suo campo operativo era quello costruito da Menem e dai militari sotto la dittatura di Videla, Massera e Agosti, criminali responsabili del sequestro e dell’uccisione di trentamila giovani, trecento dei quali di nazionalità italiana. Militari che risulteranno iscritti alla Loggia P2 di Licio Gelli.” “Non è inutile ricordare- afferma ancora Neri- che l’attività di Menem non si fermò in Argentina ma ebbe una negativa espansione internazionale con la costruzione dell’associazione Cascos Blancos, associazione definita dallo stesso Menem con finalità assistenziali ma rispetto alla cui attività in molti, in Argentina e non solo, hanno affermato e scritto il contrario. Non sarà un caso infatti- conclude Neri- che a presiedere l’associazione di Menem in Italia sia Antonio Volpe, il faccendiere legato agli ambiente P2 e protagonista della vicenda Telekom Serbia, mentre il segreteraio fondativo della stessa organizzazione Caschi Bianchi era un famigerato estremista di destra, Loris Facchinetti arrestato nel 1981 per rapporti con l’estremismo nero e fondatore dell’organizzazione “Europa e Civiltà” formata da fuoriusciti da Ordine Nuovo, organizzazione considerata troppo morbida. In conclusione non solo non è utile tacere sulla presenza della ‘ndrangheta nei diversi contesti nazionali e in Argentina in particolare, ma occorre sempre di più capirne i legami con il sistema politico, affaristico, finanziario e unire tutte le energie civili, culturali, di intelligence e di repressione per contrastare la presenza della ‘ndrangheta in Italia e all’estero.”

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