Ultimi giorni di Campagna elettorale di Andrea Mazzoleni, Lista Valori e Futuro, dedicati al Ticino

In chiusura della campagna elettorale per gli italiani in Europa, Mazzoleni si appella a tutti i connazionali, ricordando che il voto è uno dei diritti più preziosi per una democrazia, e per questo non va sprecato, rinnovando nel contempo l’auspicio di contribuire a creare un'Italia moderna che punti sugli italiani in Europa come risorsa.
Gli italiani all'estero sono infatti una valore aggiunto eccezionale, finora poco utilizzato, perché non compreso, per la promozione del marchio Italia nel mondo. Purtroppo noi non siamo mai presenti da nessuna parte ogni volta che si fanno grandi accordi politici: ci sono le altre Nazioni europee e tutto quello che noi facciamo come italiani all'estero lo facciamo senza avere il supporto del nostro Governo e senza avere la sicurezza che qualcuno potrà aiutarci un domani. Questo deve finire, dobbiamo sentirci protetti e sostenuti perchè siamo una risorsa sia per il nostro paese che per il paese di residenza.
Non dobbiamo dimenticare che, ad esempio, la dimensione del lavoro nella società globalizzata ha una rilevanza estremamente invasiva nelle nostre vite sia come accesso all’identità professionale, che come risorsa economica, che come assenza o carenza di integrazione sociale. Al fine di evitare la crescente marginalizzazione che può derivare da questa condizione occorre porre confini precisi che delimitino e distinguano la flessibilità da una precarietà che non può essere che psicologicamente destabilizzante, ponendo ulteriori problemi alle persone che già hanno difficoltà a vivere mutamenti adattativi nel quotidiano dei differenti contesti.
Occorre quindi definire le regole per disciplinare i mercati finanziari, dopo anni di economia selvaggia, e pensare quale debba essere il ruolo della politica per fare in modo che al cittadino sia assicurato il potere di decidere qualcosa della vita propria e del proprio paese. Potrebbero sembrare temi lontani dalla quotidianità, ma non lo sono, poiché gli effetti della crisi finanziaria che si sono riversati sull’Europa sono preoccupanti e devastanti.
Perseguire l’efficienza dei Servizi consolari, facilitare il riconoscimento dei titoli di studio, integrare il residente all’estero nel Sistema sanitario nazionale, facilitare l’accesso al lavoro e creare nuove opportunità, specie per i giovani, sono i problemi urgenti di cui ha bisogno la collettività italiana che vive in Europa.
Mazzoleni si è detto inoltre convinto che la cultura, la nostra cultura nella sua accezione più larga, debba oggi accedere ad una posizione di primo piano nel dibattito politico e nella crescita del Paese, sia dentro che fuori i confini nazionali.
Occorre perciò rilanciare la presenza all’estero della nostra politica culturale avendo ben chiaro il mutato contesto internazionale, soprattutto in Europa, adeguando quindi gli strumenti e i traguardi a cominciare da quelli più tradizionali, come la diffusione della nostra lingua. La lingua e la cultura italiana sono infatti un complemento fondamentale per una formazione responsabile e moderna dei giovani italiani all'estero.
Il distacco netto tra la realtà dell’emigrazione del secolo scorso e il fenomeno ai giorni nostri, fa sì che oggi si possa parlare di una situazione inserita in un contesto europeo in cui non si dovrebbe più parlare di migrazione ma piuttosto di mobilità lavorativa. Scopo degli eletti all'estero sarà anche rappresentare e interpretare queste trasformazioni.
Ufficio stampa AM, 7 aprile 2008

COMUNICATO STAMPA
Ultimi giorni di Campagna elettorale di Andrea Mazzoleni, Lista Valori e Futuro, dedicati al Ticino.
In chiusura della campagna elettorale per gli italiani in Europa, Mazzoleni si appella a tutti i connazionali, ricordando che il voto è uno dei diritti più preziosi per una democrazia, e per questo non va sprecato, rinnovando nel contempo l’auspicio di contribuire a creare un'Italia moderna che punti sugli italiani in Europa come risorsa.
Gli italiani all'estero sono infatti una valore aggiunto eccezionale, finora poco utilizzato, perché non compreso, per la promozione del marchio Italia nel mondo. Purtroppo noi non siamo mai presenti da nessuna parte ogni volta che si fanno grandi accordi politici: ci sono le altre Nazioni europee e tutto quello che noi facciamo come italiani all'estero lo facciamo senza avere il supporto del nostro Governo e senza avere la sicurezza che qualcuno potrà aiutarci un domani. Questo deve finire, dobbiamo sentirci protetti e sostenuti perchè siamo una risorsa sia per il nostro paese che per il paese di residenza.
Non dobbiamo dimenticare che, ad esempio, la dimensione del lavoro nella società globalizzata ha una rilevanza estremamente invasiva nelle nostre vite sia come accesso all’identità professionale, che come risorsa economica, che come assenza o carenza di integrazione sociale. Al fine di evitare la crescente marginalizzazione che può derivare da questa condizione occorre porre confini precisi che delimitino e distinguano la flessibilità da una precarietà che non può essere che psicologicamente destabilizzante, ponendo ulteriori problemi alle persone che già hanno difficoltà a vivere mutamenti adattativi nel quotidiano dei differenti contesti.
Occorre quindi definire le regole per disciplinare i mercati finanziari, dopo anni di economia selvaggia, e pensare quale debba essere il ruolo della politica per fare in modo che al cittadino sia assicurato il potere di decidere qualcosa della vita propria e del proprio paese. Potrebbero sembrare temi lontani dalla quotidianità, ma non lo sono, poiché gli effetti della crisi finanziaria che si sono riversati sull’Europa sono preoccupanti e devastanti.
Perseguire l’efficienza dei Servizi consolari, facilitare il riconoscimento dei titoli di studio, integrare il residente all’estero nel Sistema sanitario nazionale, facilitare l’accesso al lavoro e creare nuove opportunità, specie per i giovani, sono i problemi urgenti di cui ha bisogno la collettività italiana che vive in Europa.
Mazzoleni si è detto inoltre convinto che la cultura, la nostra cultura nella sua accezione più larga, debba oggi accedere ad una posizione di primo piano nel dibattito politico e nella crescita del Paese, sia dentro che fuori i confini nazionali.
Occorre perciò rilanciare la presenza all’estero della nostra politica culturale avendo ben chiaro il mutato contesto internazionale, soprattutto in Europa, adeguando quindi gli strumenti e i traguardi a cominciare da quelli più tradizionali, come la diffusione della nostra lingua. La lingua e la cultura italiana sono infatti un complemento fondamentale per una formazione responsabile e moderna dei giovani italiani all'estero.
Il distacco netto tra la realtà dell’emigrazione del secolo scorso e il fenomeno ai giorni nostri, fa sì che oggi si possa parlare di una situazione inserita in un contesto europeo in cui non si dovrebbe più parlare di migrazione ma piuttosto di mobilità lavorativa. Scopo degli eletti all'estero sarà anche rappresentare e interpretare queste trasformazioni.

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