di Giuseppe Brogi
Negli ultimi due giorni Veltroni e Franceschini, quest’ultimo capolista del Pd in Toscana, si sono accaniti contro la Sinistra Arcobaleno.
Il primo ha detto che Bertinotti ha segato l’albero dell’uscente governo Prodi; il secondo ha detto che il voto alla sinistra fa vincere Berlusconi.
La prima affermazione è falsa e non fa onore a chi l’ha pronunciata (i parlamentari di sinistra hanno votato tutto, hanno ingollato tutti i rospi possibili, tanto che c’è il rischio che alcuni elettori di sinistra, per protesta, non votino. E chi ha fatto cadere il Governo spero lo ricordino tutti).
La seconda affermazione, se possibile, è peggiore. Si è passati dalla teoria del voto utile al voto dannoso. In quell’affermazione di Franceschini non c’è rispetto per chi la pensa diversamente: anziché fare la gara sulle idee e sui programmi si cerca di distruggere chi ti sta più o meno vicino, accusandolo di “fare il gioco del nemico”.
Il Pd ha scelto di fare corsa da solo (o “in libertà”, come preferisce dire), ritenendo che il quel modo possa vincere. Non mi convince, ma libero di farlo. Cosa avrebbero dovuto fare gli altri – la sinistra ad esempio – sciogliere i ranghi e non partecipare alle elezioni? Capisco che in campagna elettorale si possano dire frasi forti o promettere la luna e che i militanti delle diverse parti possano andare oltre il dovuto. Ma non è ammissibile che i principali esponenti di un partito democratico usino questi argomenti verso la sinistra, come se fosse questo l’avversario da battere.
Da persona per tanti anni iscritta al partito che si chiamava Ds sono meravigliato e arrabbiato. Non ho condiviso la nascita del Pd, ma ho sempre pensato – e continuo a pensare – che domani un nuovo centro-sinistra debba basarsi fondamentalmente sull’alleanza tra il Pd e la Sinistra unita. Ritengo che un cittadino debba votare per quella parte che idealmente e programmaticamente lo rappresenta di più o sente più vicina e per questo ho scelto la Sinistra Arcobaleno. Credo che questo sia il voto giusto per provare a tutelare gli interessi delle persone che non hanno potere, denaro, forza e credo che questa parte sia quella più lontana dalla visione e dalla politica berlusconiana con cui è certo che la Sinistra non verrà a patti.
Dopo aver letto le frasi che mi hanno ferito, sono ancora più convinto che il voto alla Sinistra Arcobaleno rappresenti un altro preziosissimo valore: mantenere in Italia una forza di sinistra. In questo senso il voto alla Sinistra Arcobaleno è un voto di libertà per tutti e per tutte.
*coordinatore Sinistra Democratica della Toscana