Questa campagna elettorale aspra e falsata per molti aspetti, specie per la vigente legge elettorale, nella Sinistra L’Arcobaleno ha trovato il vero punto di riferimento perché guarda agli effettivi bisogni dei cittadini quali il lavoro, la sicurezza sul lavoro, la scuola, la laicità, l’etica, i diritti civili, le libertà, la solidarietà.
La Sinistra, L’Arcobaleno vuole rimarcare un’ assioma fondamentale: la riqualificazione e l’ interazione tra i bisogni dell’individuo e il suo ambiente.
E’ fondamentale sinergizzare i due aspetti correlati di cultura e società, perché ormai il relativismo culturale ha legittimato, e deve farlo, il valore e l’esistenza nella cultura nella sua accezione più nobile.
La focalizzazione sulla necessità della cultura è data dal suo stesso senso
antropologico, in quanto va posta la massima attuazione ai prodotti condivisi di una società.
Laddove per prodotti si intende il sapere elaborato sul piano intellettuale ed artistico, oltre che gli stili di vita di un territorio. In altre parole, l’impegno concreto, fuori dai proclami demagogici, va ricercato nel potenziamento di quel vasto campo di sapere appreso dalle generazioni precedenti, da tramandare a quelle future.
Nel nostro territorio disponiamo di capacità realizzative notevoli, ma molto c’è da fare concretamente: dobbiamo con forza accompagnare il processo di trasformazione e di modernizzazione della nostra società, per stare al passo con le nuove sfide dell’Europa e della globalizzazione.
Basta proclami e benevolenze clientelari; si deve tornare alla meritocrazia, alla valorizzazione delle eccellenze e alla difesa della scuola pubblica quale presidio di legalità e potenziare la vocazione naturale del nostro territorio. Che dire del campo agroalimentare, che già eccelle in ambito internazionale, ma che va attenzionato ulteriormente per includere il nostro territorio fra le grandi realtà d’Italia e d’Europa?
La posizione felice del nostro territorio ci consente di competere paritariamente con i grandi impianti turistici; bisogna solo liberarsi dalle pastoie della burocrazia e di intrecci non sempre produttivi, ma che gettano un’ombra sinistra sulla nostra meravigliosa realtà. Il ripristino della legalità e alla criminalità organizzata, vera piaga per consentire effettivo sviluppo culturale ed economico, sono punti fermi irrinunciabili.
Il nostro impegno è concreto, reale, su temi che abbracciano
gli interessi del territorio e non solo; dobbiamo smetterla di farci considerare una questione meridionale; siamo una realtà italiana ed è urgente uscire dai luoghi comuni, che vedono i nostri territori come un problema.
Siamo una risorsa irrinunciabile, non un problema e il nostro impegno è e sarà sempre lo stesso; riqualificare il territorio, proponendo la cultura nel fare rispetto a quello vacuo del promettere.
In tal senso, vista la mole sconsiderata di chiacchiere di questo periodo, va puntualizzato che, per una teorica “ captatio benevolentiae” del clero, è improponibile che si discuta la laicità dello Stato.
Non siamo interessati ad un confessionalismo di maniera, siamo invece interessati ad un’effettiva società plurale, che ono condizioni le libertà dell’individuo e soprattutto quella religiosa. La laicità è una conquista di civiltà che, per un pugno di voti, qualcuno vuole mettere in discussione a corrente alternata.
Noi di Sinistra Arcobaleno daremo ottima prova di noi se ci sarà concessa la possibilità di incidere sulla politica e sulla società e ci impegniamo a farlo sempre meglio, se non ci cancellano perché scomodi.
