IL RISPETTO DELLE REGOLE

Il nostro voto estero e’ di nuovo nell’occhio del ciclone della stampa italiana, che sembra non aspettare altro per criticarci e ridimensionare il nostro ruolo politico istituzionale che abbiamo faticosamente riconquistato dopo sessant’anni di limbo costituzionale.

Si portano esempi dal Sud America all’Europa di schede comprate, di irregolarita’ postali di vario genere, di pubblicita’ elettorale ingannevole perche’ arriva contemporaneamente ai plichi ufficiali delle schede da votare, di propaganda elettorale a senso unico nelle sedi dei Patronati, che gia’ caratterizzano al ribasso la validita’ che fa rima, in molti commenti giornalisitici, con l’utilita’ del nostro sudatissimo voto che ci ha riportato in Patria con la dignita’ che l’emigrazione italiana merita perche’ se l’e’ guadagnata con i suoi sacrifici!

In questo panorama di critiche occorre, secondo il mio modesto parere di imprenditore prestato alla politica, emigrato da quarant’anni negli Stati Uniti, dimostrare all’opinione pubblica nazionale il nostro rispetto delle regole, che deve partire essenzialmente ed esclusivamente da tutti noi candidati che abbiamo firmato l’accettazione legale, formale e morale di obbedirle.

L’Ambasciatore d’Italia a Washington, Castellaneta, il garante del nostro voto, non a caso il 15 marzo organizzo’ una riunione di tutti gli uomini pubblici con responsabilita’ nel territorio (Consoli, Cgie, Com.It.Es.) per ricordare gli adempimenti di legge relativi alla campagna elettorale e chiedere suggerimenti proprio per evitare quello che sta’ accadendo: “l’assalto al voto estero”!

Vennero indicate, fra l’atro, regole di comportamento individuale dei candidati di trasparenza e di rispetto delle Istituzioni alle quali diversi di loro appartenevano:
ad esempio le dimissioni contemporanee dei Presidenti di Com.It.Es.

Risulta invece che:

il Presidente del Com.It.Es di Toronto, Luigi Cucchi, candidato alla Camera per l’UDC, si e’ dimesso dalla carica per evitare qualunque possible accusa di strumentalizzazione;
invece

il Presidente del Com.It.Es di Miami, Cesare Sassi, anche lui candidato alla Camera per il PDL, si e’ autosospeso dalle funzioni di Presidente, delegando a sostituirlo temporaneamente i Membri del comitato Esecutivo.
Ma oltre a questa riserva di caccia che Sassi si e’ permesso di istituzionalizzare, con un ovvia mancanza di fair play rispetto a gli altri colleghi, approfittando di un vuoto legislativo della legge istitutiva dei Com.It.Es antecedente a quella del voto estero, ha usato l’Edizione n.15 del marzo 2008 della pubblicazione ufficiale (e pagata con fondi pubblici, ndr.) “Il Comites Informa” per pubblicizzare la sua candidatura alla Camera!
Addirittura in prima pagina c’e’ la foto Berluscconi che incensa la sua candidatura, e in ultima la pubblicita’ con foto, simboli e slogan suoi e del suo collega del PDL al Senato Sorriso (che con Miami non c’entra nulla!).

Denuncio pubblicamente quest’arbitrio che lede gli interessi legittimi di par conditio dei candidati, utilizzando mezzi e fondi pubblici per propaganda politica di parte!

E’ una vergogna e un abuso di potere che riporta indietro i progressi fatti per la legittimazione del voto estero.

SHAME ON YOU MR. SASSI E MR. SORRISO!

Massimo Seracini
Candidato al Senato
America Settentrionale e Centrale
UDC – Casini Presidente
San Diego, California

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: