ALITALIA: ORA GLI IMPRENDITORI ITALIANI SI DIANO DA FARE

La decisione di Air France di abbandonare il tavolo delle trattative può sorprendere soltanto gli ingenui o coloro che erano in malafede. Jean Cyril Spinetta aveva già scritto il finale di partita, dopo aver presentato un finto nuovo piano che era peggiorativo del piano iniziale. La bocciatura senza appello del contropiano dei sindacati la dice lunga sulle vere intenzioni del manager francese calato in Italia non per fare un affare ma semplicemente per arraffare Alitalia. L’ostinazione del governo italiano nel proseguire una trattativa nata male e sviluppata peggio ha portato la compagnia di bandiera in un vicolo cieco.
Ora abbiamo dei punti fermi. Alitalia è in condizioni finanziarie e industriali disastrose, ma non è sull’orlo del fallimento. Il prossimo governo dovrà riaprire le procedure di vendita all’insegna della trasparenza e della rapidità, requisiti mancati nell’azione del governo Prodi – Padoa-Schioppa. Da stasera, però, gli imprenditori italiani devono farsi carico di una responsabilità in più come solo un vero ceto imprenditoriale può e deve fare.

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