Intervista alla Dr.ssa Barbara Contini

“Se non si riesce a gestire l'Italia non si può pensare di gestire all'estero”.

Durante la sua tappa in Perù, la Dott.ssa Barbara Contini, coordinatore del Pdl all'estero ha avuto un colloquio con Gino Amoretti direttore responsabile de il Messaggero Italo-Peruviano.

Dott.ssa Contini, lei torna in Perù dopo quanti anni?


Dopo 12 anni torno in Perù e vedo una Lima meravigliosa, cambiata, migliorata e moderna. Ho lavorato qui ai progetti per lo sviluppo delle piccole imprese con il ministero dell' Industria del Perù, poi ho fatto tre anni avanti in dietro con il Perù, dove ho conosciuto Alessandro Gafforio e abbiamo fatto tanti bei progetti insieme. Ho lavorato ai progetti d'aiuto alla gioventù di Villa El Salvador, adesso ho sentito dire che è un comune molto cambiato, e quindi sono felice perchè Villa El Salvador meritava questo, sono felice di aver aiutato questa gente, adesso dobbiamo aiutare agli italiani che sono in Perù.

Oggi come trova alla comunità italo-peruviana?

Penso che la comunità italo-peruviana abbia bisogno di un aiuto per dare la possibilità di creare un ponte diretto con l'Italia e dare uno sviluppo economico necessario sia al Perù e la comunità italo-peruviana che all'Italia. Credo che non ci sia mai stata una forte ingerenza italiana in questo paese. Gli italiani del Perù sono una grande risorsa che va utilizzata.

Lei ha scelto Alessandro Gafforio come responsabile della Pdl del Perù, una persona nuova…

Si è una persona nuova, è una persona di cui mi fido perchè ha il cuore e l'anima pulita, è quello che avevo bisogno perchè conosco Alessandro da tantissimi anni e qui c'è bisogno di rinnovamento, di gente italiana che abbia fiducia non nei soliti nomi, ma nelle persone che credono nello sviluppo degli italiani in Peru'.

Il governo Berlusconi come appoggiarebbe le comunità italiane all'estero?

Il prossimo governo Berlusconi darà tantissime oportunità all'estero perchè l'estero sarà il primo braccio d'aiuto per l'economia, per lo sviluppo, non solo per gli italiani in Italia, ma per tutti gli italiani che sono presenti in tutto il mondo. Noi non siamo mai presenti da nessuna parte ogni volta che si fanno grandi accordi politici ci sono gli inglesi, francesi, spagnoli ed altri, e noi non siamo mai presenti in maniera massiva, ma solo in maniera individuale, cioè, tutto quello che noi facciamo come italiani all'estero lo facciamo senza avere il supporto del Governo e senza avere la sicurezza che qualcuno potrà aiutarci un domani se rischiamo in un paese. Questo è una cosa molto importante che deve finire e dobbiamo sentirci protetti e sostenuti, perchè siamo una risorsa in tutte e due sensi.

Noi crediamo che lei sarà il prossimo Ministro degli Italiani all'estero, cosa ne pensa?

Non lo penso proprio, perchè dal mese di novembre sto facendo un lavoro veramente durissimo per cercare di mettere insieme tutte gli animi, gli spiriti, per le arrabbiature di tanti anni, che gli italiani del centrodestra hanno creduto, hanno voluto ed hanno sostenuto ma non hanno avuto molto in cambio. Le motivazioni naturalmente sono anche dovute a tutto quello che è accaduto dal 94 ad oggi con i nostri governi, se non si riesce a gestire l'Italia non si puo pensare di gestire all'estero. Io cercherò di dire e cerco sempre di dire al Presidente che noi non siamo un problema, anch'io sono una italiana all'estero, ma siamo solo una grande opportunità.

Lei ha inviato una lettera al presidente Napolitano e al ministro D'Alema riguardo ai fatti accaduti in Argentina sulle 120 mila schede in più, ha ricevuto risposta?

No perchè io sono in viaggio da 15 giorni, ma ho sentito il dovere morale di farlo perchè tutti sapessero che non bisogna prenderci in giro. Probabilmente lo possano aver fatto nel passato altri italiani che non si sono comportati bene. Io ritengo che questo appello che ho fatto al Presidente Napolitano sia importante perchè è giusto e moralmente rilevante avere la fiducia degli italiani che votano all'estero. Se noi tradiamo così il voto degli italiani all'estero è come non aver dato a loro la possibilità di aver iniziato a votare.

Perchè gli italo-sudamericani dovrebbero votare ai candidati del Pdl?

Perchè sono persone per bene che desiderano il vero rinnovamento, che non promettono nulla ma farano le cose, perchè il prossimo governo Berlusconi farà le cose e non le andrà a dire, tanto è vero che noi abbiamo sempre detto che è inutile parlare e parlare e fare tanti libri di programmi. Bisogna tirare su dal baratro il nostro paese e cambiarlo. Per cambiarlo ci vogliono i fatti, per fare i fatti dobbiamo avere le mane libere, adesso le mane libere ce l'abbiamo.

Quale sarebbe il suo messaggio alla comunità italo-peruviana?

Io desiderò dire alla comunità italo-peruviana che le siamo molto vicini e lo saremo ancora di più dopo, ma questa non è una promessa. Come responsabile di tutte le associazioni del Popolo della Libertà nel mondo sento il dovere di essere vicina agli italiani che sono vicini a noi per tutti i quattro partiti, sia Forza Italia, sia di Alleanza Nazionale che della Lega e del MPA che insieme si sono uniti per dare vita, rafforzare e rispondere alle necessità degli italiani all'estero che è vero sono le pensioni, sono la cittadinanza, sono i problemi sanitari, tutto questo è vero, ma se noi non pensiamo ad un futuro e a far crescere i nostri giovani, ai ragazzi di terza generazione per dare sviluppo e formazione, non è possibile pensare di avere un serio sviluppo e di fare sul serio politicamente. Le persone che debbono essere appoggiate in queste elezioni sono quelli di questi quattro partiti. Tutte le persone di questi quattro partiti sono da me le persone più sentite ed appoggiate perchè le abbiamo desiderate e volute proffondamente. Nessun altra persona e nessun altra lista fa parte del Popolo della Libertà del presidente Berlusconi.

Direttore Responsabile
Il Messaggero Italo-Peruviano

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