Nel corso di un incontro elettorale a Montreal, Luciano Neri (Coordinamento Nazionale PD – Italiani nel mondo) si è rivolto direttamente al candidato di Berlusconi al Senato in Canada, Basilio Giordano.
“Conoscevo un Basilio Giordano corretto e me ne ritrovo un altro che dice falsità; questo mi amareggia – ha spiegato Neri -. Nel giornale da lui diretto, che vorrei ricordare è sostenuto più dai contribuenti italiani che non dalle vendite in edicola, oltre alla esondante pubblicità elettorale per il PDL, Giordano scrive falsità nei confronti del suo diretto concorrente, il nostro candidato al Senato Renato Turano”.
“Tutti dicono (ma tutti chi?, ndr) – scrive l’ex giornalista e attuale candidato del centrodestra – che Renato Turano è stato tra i senatori più assenti alle sedute del Senato”.
“Caro Basilio – ha detto Neri rivolgendosi direttamente a lui – ti conoscevo sotto un altro piano ma evidentemente le cattive frequentazioni hanno finito per produrre un danno ad un’etica professionale alla quale nessun giornalista, tantomeno uno che vuol fare il direttore, deve sottrarsi. Utilizzare la parola “tutti” che vuol dire esattamente niente e nessuno, fa parte di un giornalismo spazzatura che pensavo non ti appartenesse, e spero che tu abbia l’onestà intellettuale di rettificare le bugie da te scritte poiché tutti sanno, questo sì, che il senatore Renato Turano e gli altri senatori del centrosinistra eletti all’estero, sono stati in assoluto coloro che hanno garantito la maggiore presenza, vicina al 100%, sia nei lavori d’aula che in quelli di commissione – ha sottolineato Luciano Neri -. Questo dato di fatto, così importante proprio per la particolarità di una presenza garantita da persone che risiedono in paesi così distanti da Roma, è assolutamente noto e verificabile. Noto perché ne hanno scritto ampiamente tutti i giornali italiani ed esteri, verificabile, anche attraverso un semplice accesso ad internet sul sito del Senato, attraverso i resoconti dei lavori del Senato stesso. Ci si può presentare alle elezioni con chiunque, non è questo il punto – ha concluso Neri -, ciò che invece non è moralmente lecito fare è stravolgere i fatti e mentire sugli avversari facendo venir meno un’etica professionale e politica che al di là delle posizioni di ciascuno dovrebbe sempre ispirare e guidare tutti e a maggior ragione chi vorrebbe ricoprire cariche pubbliche”.