Lattera in redazione. La mia dichiarazione di voto

Gianfranco Tannino, Monaco di Baviera

Oggi a pochi giorni dal voto, diversamente da chi pensa che debba essere necessariamente segreto, desidero esternare la mia dichiarazione di voto. Lo faccio anche per invitare coloro i quali, schifati dalla politica, (ne hanno ben d'onde, se solo pensassimo a quei pluricondannati che siedono ancora in parlamento) decidessero di non utilizzare questo strumento di democrazia. Vorrei ricordare che il diritto al voto è una conquista politica che nessuno ci ha regalato, un diritto che il fascismo negava alle donne. Anche questo fu un risultato della guerra di liberazione.
Visto che sono da sempre convinto dell'utilità ma anche del dovere di utilizzare questo diritto e quindi di assumermi la responsabilità (per quel che mi riguarda un/45milionesimo circa) della scelta del gruppo dirigente che dovrà poi governare l'Italia e visto che ormai da anni ho consolidato dei valori in cui credo, ritengo che, in questo periodo particolare, con la nascita di nuovi soggetti politici e con l'attuale legge elettorale, il partito al quale mi accingo a dare la mia fiducia e quindi il voto sarà… il Partito Democratico.
Se è vero (e lo è) che l'Italia non ha mai avuto una maggioranza di cittadini che si ritengono di sinistra, è ragionevole pensare a strategie diverse per un'affermazione elettorale che portino al governo forze progressite e quindi non propriamente o solamente di sinistra.
Voglio far notare che non esiste un punto esatto che indichi dove inizi e dove finisca la sinistra. I 4 partiti che hanno creato la Sinistra Arcobaleno si ritengono a sinistra del PD. Turigliatto e Rossi si ritengono a sinistra della Sinistra Arcobaleno, Marco Ferrando a sua volta si ritiene più a sinistra dei due con il suo Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori, mentre Casarini si ritiene a sinistra di Caruso.
Questo modo di presentarsi davanti al cittadino comune è una delle ennesime peculiarità del ns popolo, quello di essere creativi a tutti i costi e in tutti modi, ma non sempre qiuesto modo di proporsi è positivo e questo é uno di quelli.
L'alternativa del voto al PD ci si dice, sarebbe quella di fare un'alleanza delle sole forze di Sinistra, questa scelta è stata valutata dal PD come perdente. Questo tentativo fu fatto già ai tempi del Fronte Popolare nel dopoguerra per battere la DC di De Gasperi, forze che avevano sulla carta la maggioranza (PCI + PSI) andarono allora (unendosi in un solo partito) incontro ad una sonora sconfitta.
Già allora molti elettori, pur di evitare di trovarsi a fianco dei comunisti, fecero mancare i voti necessari per vincere.
Allora faccio un augurio che almeno la parte più responsabile (vedi Sinistra Arcobaleno) di queste infinite sinistre, abbia un suo successo.
Io voterò il programma del Partito Democratico probabilmente non sufficiente per i miei desideri, ma avendo al suo interno sufficienti motivi per appoggiarlo e votarlo.
Siamo gli eredi dell'Ulivo che propongono al Paese un riscatto d'orgoglio, riunire l'Italia, farla sentire di nuovo una grande nazione, cosciente e orgogliosa di sé. Il ns Paese deve recuperare il senso di un'appartenenza comune, solo cosi ci potrá essere per il futuro quella collaborazione tra forze politiche contrapposte che, per il bene del Paese, sapranno collaborare tra loro.

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