ALITALIA: SPINETTA GIOCA TROPPE PARTI IN COMMEDIA

Appena ventiquattr’ore fa monsieur Spinetta faceva il prezioso e ammoniva che Air Fornace “non era obbligata” ad acquistare Alitalia. Tutt’altra musica oggi, con lo stesso Spinetta che ritiene “impensabile” che non possa esserci un accordo.
L’ad di Air France-Klm gioca troppe parti in commedia. La sua fretta a chiudere la vicenda entro il 31 marzo è quanto meno sospetta. La proposta di Air France è a dir poco opaca e di problematica sostenibilità sul piano sociale. Per non dire del colpo di maglio portato a Malpensa. L’idea di ridurre l’Italia all’antico giardino d’Europa per farne meta solo di flussi turistici è offensiva. Nelle Regioni del Nord c’è il tessuto industriale che produce circa il 75-80% del Prodotto interno italiano.
Air France non è tenuta a interrogarsi sul grave squilibrio industriale della sua proposta, perché essa è di natura solo ed esclusivamente finanziaria. Ma il governo in carica non può ignorare il passo azzardato che sta compiendo chiudendo una trattativa che svende Alitalia e mette a rischio la più grande infrastruttura aeroportuale del Nord. Prodi si conferma ancora una volta come il peggior nemico degli interessi pubblici: dall’Alfasud all’Alitalia, c’è un filo di indiscutibile coerenza nel suo atteggiamento. Peccato che quella coerenza è stata ed è fatale al Paese.

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