Scioglimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Reggio Calabria

Componente Commissione Nazionale Antimafia

Lo scioglimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Reggio Calabria per accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata, decretato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta l’ulteriore macigno che cade sulla Calabria tutta. Con tale provvedimento, che per la verità si aspettava da tempo, ma che, guarda caso, viene decretato in piena campagna elettorale, risulta commissariato l’intero settore della sanità ricadente nella provincia di Reggio Calabria, nonostante varie inchieste, amministrative e giudiziarie, abbiano evidenziato interessi ed infiltrazioni della ‘ndrangheta in tutta la sanità calabrese. Ne è un esempio la mia pressante denunzia, fatta da tempo sia in Commissione Nazionale Antimafia che attraverso atti parlamentari ispettivi, con la quale ho richiamato l’attenzione del Governo Nazionale circa la necessità di scioglimento dell’A.S.P. di Vibo Valentia, alla luce di relazioni e inchieste.
Il Consiglio dei Ministri ha, invece, oggi ritenuto che la criminalità organizzata condizionerebbe la sanità nella sola provincia di Reggio Calabria.
Forse, anche alla luce dei provvedimenti giudiziari che, nella giornata odierna, hanno portato all’arresto del quarto consigliere regionale calabrese, sarebbe opportuno che il Ministro dell’Interno, Giuliano Amato, riuscisse ad attenzionare la situazione del nostro Consiglio regionale.

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