Le sedici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di ultrà  di estrema destra: parte II.

I Radicali di Sinistra già qualche giorno fa avevano espresso compiacimento per l’arresto di sedici ultrà di destra che secondo la questura si erano macchiati di numerosi crimini e aggressioni. Proprio in questi giorni emergono ulteriori dettagli sulla vicenda che sono a dir poco agghiaccianti: il gip Muntoni che segue le indagini ha spiegato che il leader riconosciuto del gruppo si chiama Francesco Ceci. “Il suo ruolo di capo – spiega il gip Muntoni – emerge in numerosissime conversazioni intercettate dalle quali si evince che è a lui e solo a lui che ci si deve rivolgere quando si tratta di chiedere al gruppo indicazioni sulle condotte da tenere in relazione a situazioni che fanno prevedere scontri. E’ Ceci che trasmette le direttive agli altri associati che si adeguano sia quando si tratta di organizzare azioni violente sia quando si tratta di evitare scontri”. Altri promotori della presunta associazione a delinquere sono Pierluigi Mattei e Andrea Attila. Per il gip, “esemplare per indicare questa capacità di disporre di elementi pronti alla violenza è la raccomandazione rivolta a Ceci da parte di uno degli organizzatori di una manifestazione di Forza Nuova vietata dalla Questura, Daniele Pinti, coordinatore della sezione di Forza Nuova di via Jacopo Torriti, prima della fiaccolata organizzata a Ponte Milvio contro l’immigrazione, al cui svolgimento l’autorità di pubblica sicurezza aveva opposto divieto (‘Mi raccomando oggi nervi saldi perché ci sono donne e bambini poi chi vivrà vedrà)”. Questa situazione “assegna a Ceci il ruolo di colui da cui dipende il livello di violenza da usare nelle manifestazioni, tanto che costui può decidere, controllando gli altri, il buon andamento di ogni iniziativa, sia essa politica o legata alle tifoserie ultrà, così come a Ceci lasciano ampi spazi per scatenare la violenza nei contesti ‘opportuni’ (‘poi chi vivrà vedrà)”. Dalle telefonate il gip riscontra “allarmanti elementi” circa l’esistenza di un “sodalizio criminale stabile e organizzato” con “la medesima regia”.
Il quadro che ci si prospetta davanti è desolante, ma lo è ancora di più la dichiarazione del presidente nazionale di Forza Nuova, Fiore, che difende a oltranza i membri ed i dirigenti del suo partito che rientrano nell’inchiesta.

I Radicali di Sinistra che si sono sempre dichiarati antifascisti condannano i nuovi xenofobi, dentro e fuori FN, e seguiranno da vicino questa inchiesta. Purtroppo i mass media e le istituzioni non reputano importante il problema del neofascismo e proprio per questo dovremo impegnarci ancora di più per cercare di risolvere e combattere, per quanto possibile, queste frange estremistiche di destra.

Comitato Politico dei Radicali di Sinistra
Coordinatore regionale del Lazio

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