Nota biografica sul fondatore della Comunità “Casa del Giovane”
La vita e l'opera di don Enzo Boschetti (1929-1993) sono ben espresse dalla frase 'Preghiera e Servizio' da lui stesso coniata.
Nasce il 19-11-1929 a Costa de’ Nobili (PV) da papà camionista e mamma casalinga. Affascinato dalla preghiera, a 20 anni fugge di casa per trovare la sua vocazione. Approda al Carmelo Teresiano dove vive 7 anni con generosità e umiltà come semplice frate. Inviato nel deserto del Kuwait come missionario, avverte fortemente la chiamata al sacerdozio. Ma per realizzare ciò dovrà uscire dall'Ordine religioso e studiare come vocazione adulta. Incontrando molte difficoltà vive questa scelta con forte sofferenza e fiducia in Dio e nel 1962 giunge all'Ordinazione sacerdotale per l'imposizione delle mani di mons. Carlo Allorio vescovo di Pavia.
Svolge il suo ministero sacerdotale come curato di parrocchia, prima a Chignolo Po poi a Pavia nella parrocchia di S. Mauro. Il suo cuore, attratto dagli ultimi e dagli esclusi a causa dell'amore di Cristo, si appassiona ai nomadi, agli operai, alla gente semplice e povera.
Ma è nel 1968 che incontra i primi giovani emarginati, i quali chiedono a lui aiuto, amicizia e guida. Inizia così in modo semplice, accogliendo i primi giovani nella cappella seminterrata di Viale Libertà a Pavia, l'avventura intensa e allora ‘pionieristica’ dell'accoglienza e dell'educazione di molti ragazzi verso una vita 'equilibrata e dignitosa' libera dalle sostanze e dalla solitudine.
Negli anni '70, coinvolgendo i volontari laici mediante un sistema educativo nato dalla sua ricca esperienza umana e spirituale in continua ricerca, nascono le comunità di 'vita e di servizio', che accoglieranno minori e giovani in difficoltà in un contesto di condivisione e di crescita, aperto al sociale e attento alla persona.
Egli, per comprendere le cause del disagio e rispondere alle vicende difficili e senza speranza dei poveri, attingerà sempre al Vangelo e alla preghiera. Questo provocherà alcuni giovani e ragazze a interrogarsi sul senso della vita rispetto ai bisogni e alle sofferenze dei poveri. Nasceranno vere e proprie vocazioni, sia sacerdotali che di consacrazione e di famiglia, impegnate ad incarnare in una Fraternità di vita, nella preghiera e nella condivisione quotidiana con i ragazzi accolti, il Vangelo di Gesù Povero e Servo.
L'11 febbraio 1992 don Enzo vedrà riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa, mediante l’allora Vescovo di Pavia mons. Giovanni Volta, l'Opera da lui iniziata con umiltà e coraggio in uno scantinato 25 anni prima.
Morto prematuramente all’ospedale di Esine (BS) il 15 febbraio 1993 a 63 anni, don Enzo ha lasciato un'eredità preziosa a livello educativo, sociale e spirituale, che in questi anni non ha mai smesso di pulsare, pur tra mille difficoltà, vivendo le drammatiche tensioni dell'oggi a livello sociale, ecclesiale, educativo, vocazionale e dell'accoglienza immediata.
Il Servizio si è articolato rispondendo ai vari bisogni emergenti: disagio psichico, disagio femminile, minori stranieri, senza dimenticare le persone più povere e senza dimora. Si è risposto alle richieste legislative di adeguamento professionale, mantenendo alta la dimensione relazionale e di crescita integrale della persona.
Così, nel contesto difficile della società moderna, animata dalla tecno-economia globale, dalla frammentazione culturale, don Enzo, con la sua opera, testimonia la luminosa certezza di un'intuizione evangelica. Essa propone la vita come cammino di crescita nell'amicizia con Dio e con i poveri, divenendo così possibilità di guarigione e di promozione umana e civile per molti.
Il 15 febbraio 2006, il vescovo di Pavia mons. Giovanni Giudici, durante la celebrazione eucaristica per il XIII anniversario della sua morte, ha ufficialmente aperto la causa di beatificazione di don Enzo Boschetti.
PREGHIERA per il Servo di Dio don ENZO BOSCHETTI
Santa Trinità, comunione eterna di amore e di vita,
che raccogli nel tuo abbraccio tutto il creato
e l’intera famiglia umana,
Ti ringraziamo per aver donato alla tua Chiesa
il sacerdote don Enzo Boschetti.
In lui abbiamo visto l’espressione della bontà provvidente
che il Padre esprime per ogni suo figlio;
abbiamo contemplato l’abbassarsi di Gesù Cristo
che si è fatto Povero e Servo per raggiungere tutti;
abbiamo avvertito l’ardore dello Spirito
che si diffondeva nella sua preghiera e nella sua carità.
Noi Ti chiediamo, se è Tua volontà, di vedere don Enzo
annoverato tra le schiere dei tuoi santi.
Per sua intercessione concedici,
secondo il Tuo volere, le grazie che Ti chiediamo,
e donaci la libertà dai nostri egoismi e dalle nostre paure,
per poterTi servire nei fratelli in difficoltà.
Con don Enzo e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà,
costruiremo così la Civiltà dell’Amore, anticipo nella Città Terrena
della pace e della giustizia che regnano nella Città Celeste. Amen.
Tre Gloria al Padre…
Pavia, 23 Novembre 2005 † GIOVANNI GIUDICI, Vescovo di Pavia