SONO FELICE DELLA CANDIDATURA, ORA MI DEDICHERO’ AI MIEI ELETTORI

Intervista all'on. Gino Bucchino

“Sono felice per nuova opportunità: ora mi dedicherò con tutte le mie energie e con grande entusiasmo a questa mia seconda campagna elettorale”. Gino Bucchino candidato nelle file del Pd nella circoscrizione estero per l’America Settentrionale e Centrale, commenta così la sua candidatura alle elezioni di aprile e la fiducia che gli è stata accordata dal suo partito. “Sono particolarmente lieto del fatto che il mio nome abbia raccolto attorno a se un largo consenso. Anche in questo il Partito Democratico si sta davvero rivelando una casa grande e accogliente, capace di includere nuove proposte e di valorizzare le idee: tutto questo mi da una grande motivazione e mi impegnerò anche in nome della fiducia che mi è stata accordata”. Ora per Bucchino comincia ufficialmente la sua campagna elettorale “che sarà molto breve, e altrettanto intensa. In questo scorcio di tempo a disposizione che ci separa dalle elezioni il mio obiettivo è quello di incontrare e raggiungere, anche attraverso il mio sito internet, quanti più connazionali potrò tra quelli che vivono in Centro e Nord America. Si tratta di un lavoro enorme, che però affronto senza timori, ma nella convinzione che il mio impegno è speso per una giusta causa: quella dei diritti degli italiani all’estero, ai quali il Pd guarda con rispetto e gratitudine”.

Una legislatura che è durata poco ma nel corso della quale lei si è impegnato per garantire e promuovere in maniera concreta diritti ed interessi delle nostre collettività all’estero ed in particolare in Nord a Centro America

E’ vero. La mia attività di parlamentare è stata incentrata soprattutto nella sensibilizzazione e nella salvaguardia di esigenze reali e concrete degli italiani all’estero. Abbiamo vinto importanti battaglie che riguardano i diritti fiscali e socio-previdenziali, e su questi temi abbiamo iniziato un percorso che vogliamo concludere positivamente nella prossima legislatura.

Una di queste vittorie è senz’altro lo sconto sull’ICI per i residenti all’estero

Ho visto premiato, con grande soddisfazione, il mio personale impegno affinché il Governo italiano riconoscesse anche a favore dei residenti all’estero l’ulteriore detrazione ICI sulla casa posseduta in Italia. Grazie a questo impegno i proprietari di prima casa in Italia potranno usufruire di due detrazioni dall’imposta sull’immobile: la prima di 103 euro e la seconda, aggiuntiva, fino ad un massimo di 200 euro, per un totale di 300 euro. Ciò significherà praticamente, per molti italiani emigrati, l’annullamento della tassa. Pensate che Berlusconi dice di voler abolire l’ICI: noi lo abbiamo praticamente già fatto.

Cos’altro può rivendicare in materia fiscale?

Guardi la detassazione dell’ICI è di per sé già una grande vittoria che farà risparmiare milioni di euro alle collettività italiane nel mondo. Ma non ci siamo limitati a questo. Non dimentichiamo il nostro successo rispetto alle detrazioni per carichi di famiglia che ora possono essere attribuite anche agli italiani residenti all’estero. Pensate che per ogni familiare a carico si possono ora ottenere detrazioni fino a 800-1000 euro direttamente dall’imposta lorda. Un beneficio molto importante per i nostri emigrati che ne avranno diritto. Abbiamo inoltre lavorato su alcune convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali che sarebbero state approvate se non ci fosse stata, e certamente non per colpa nostra, l’interruzione della legislatura: ci siamo battuti insomma per impedire una ingiusta doppia tassazione dei redditi dei nostri connazionali. Infine, “last but not least”, la nostra presenza ed il nostro lavoro di parlamentari “esteri” ha contribuito in maniera determinante all’estensione della nuova “no tax area” a favore dei residenti all’estero il cui reddito ora sarà totalmente detassato fino ad un massimo di 8.000 euro.

Anche la previdenza, le pensioni, sono state oggetto della sua attività di parlamentare

Gli italiani all’estero devono sapere che l’attribuzione nel mese di dicembre della cosiddetta “quattordicesima” sulle pensioni in convenzione, e che continuerà ad essere concessa ogni anno se il Partito Democratico vincerà le elezioni, è anche merito nostro. Abbiamo sensibilizzato il legislatore pretendendo ed ottenendo che tale somma aggiuntiva fosse concessa anche ai pensionati italiani all’estero. Devo dire che abbiamo trovato la piena disponibilità del Governo Prodi che ha accolto le nostre giuste richieste. Ci siamo mossi bene anche sul versante delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, tanto che avevamo trovato, grazie al Ministero degli Esteri, la copertura finanziaria per gli accordi con Canada e Cile ed un rinnovato interesse per la revisione degli accordi con Stati Uniti, Brasile ed Argentina. Anche in questo caso l’interruzione della legislatura ha vanificato un proficuo lavoro. Abbiamo portato avanti una serie di precise iniziative per migliorare la tutela assistenziale e previdenziale dei lavoratori e dei pensionati italiani all’estero e delle loro famiglie che ora ci proponiamo di portare a termine nella prossima legislatura.

Ci può indicare alcuni punti del suo programma per la prossima legislatura?

Innanzitutto, se rieletto, porterò a termine il lavoro da finire che riguarda, come ho già accennato, previdenza, assistenza e fiscalità. Mi applicherò inoltre per migliorare la tutela sanitaria di lavoratori e pensionati, per eliminare la tassa sui rifiuti urbani visto che si tratta di un balzello ingiustificabile; vorrei inoltre che fossero riconosciuti dall’Italia i titoli di studio dei nostri figli e vorrei che fossero introdotte maggiori agevolazioni per gli emigrati che decidono di rientrare in Italia. E come già sapete uno dei miei maggiori obiettivi è quello di rendere più efficienti ed accessibili i servizi forniti dalla nostra rete consolare. Insomma tutta una serie di iniziative che possano farci sentire più vicini all’Italia e che facciano sentire l’Italia più vicina a noi.

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