Italiani nel mondo

di Giampiero Pallotta

Uffa, che barba che noia, che noia che barba! Porta Porta, Ballaro’, Anno Zero, interviste, tribune politiche……..tutti dicono e ripetono le stesse con una monotonia esasperante. Sono tutte “chiacchiere” che hanno stufato noi italiani nel mondo ed altrettanto gli italiani in Italia. E' tutta una presa in giro. La totalità degli “aspiranti” Premier giura che, se eletti, risolveranno tutti i problemi dell’Italia. E degli italiani nel mondo? Avete mai sentito qualche politico parlare di noi? Neppure un accenno. E’ l’ennesima conferma che noi italiani nel mondo con contiamo nulla per i politici italiani. Ecco perche’ i sondaggi affermano che, oltre il 42% degli elettori all’estero e circa il 40% in Italia, ancora non ha deciso se andare a votare. E questo la dice lunga sulla credibilità che godono i politici italiani. Possiamo esserne certi, se lo schieramento che vincerà volesse governare da solo, la “fregatura” è assicurata. L’Italia potrebbe avere una grande svolta decisiva soltanto se si facesse la “grande coalizione”. Seppure Veltroni e Berlusconi, per ovvi motivi elettorali, “giurano” che non la faranno mai, mi gioco la camicia (e sono sicuro di non perderla come successe a Pietro Schirru) che già si sono accordati per farla. L’ho già scritto: sarebbe la soluzione migliore per tutti gli italiani compresi noi nel mondo. E’ ormai sicuro che nessuno schieramento riuscirà a vincere con il 51%. Il vincitore delle elezioni, pur ottenendo il premio di maggioranza e, quindi, più deputati e, probabilmente, più senatori, non governerà con il consenso della maggioranza degli italiani. Lo schieramento che avrà perso si sentirà autorizzato di fare una forte opposizione, tanto da poter rallentare l’azione del governo. Allora l’Italia sarebbe punto e a capo, ed i suoi gravi ed urgenti problemi rimarrebbero irrisolti. Presumibilmente Veltroni e Berlusconi, insieme, otterranno l’80/85% dei consensi, se vogliono veramente “rimettere in piedi” l’Italia, sono obbligati di fare la “grande coalizione”. Se non sono degli incoscienti la faranno. E’ ovvio che in campagna elettorale sono costretti a fare la “sceneggiata” (vedi Berlusconi che straccia il programma del PD. Forse perché e’ la copia del suo?) per far vedere che se le danno di santa ragione per accaparrarsi il maggior numero dei voti. Quando giungerà il momento di formare il Governo per la “grande coalizione”, ovviamente, lo schieramento che avrà ottenuto più voti (e quindi più parlamentari), avrà più peso decisionale. Mentre stiamo annoiandoci per la barbosa campagna elettorale, le “segreterie” di partito (di tutti gli schieramenti) hanno deciso le candidature. Volenti o no, noi elettori abbiamo soltanto due scelte: o “ratificare” le scelte (anche se non ci piacciono) delle “segreterie”, oppure di non andare a votare. Il sistema con cui si e’ agito (a destra e a sinistra) non è poi molto dissimile di quello della Russia di Stalin. Il 2 marzo, a Porta a Porta, Veltroni, sorridente e gongolante, annunciava di aver battuto il ”record mondiale”: quello di aver “chiuso” le candidature una settimana prima. Si era dimenticato delle candidature per l’estero che si sarebbero concluse il 10 marzo. Non è un caso, questa e’ l’evidente e chiara dimostrazione che gli italiani nel mondo per lui (e per tutti gli altri di destra e di sinistra) non esistono, non contano un “tubo”. Insomma, Veltroni ha raccontato una “balla” bella e buona. Infatti, in quello stesso momento, Marco Pannella, “suo alleato”, aveva iniziato lo sciopero della sete scontento per le promesse non mantenute riguardo le candidature del Partito Radicale. Anche Emma Bonino era in rivolta per lo stesso motivo. Insomma il vero record che ha battuto “Vartere O’Bamba” è quello di aver raccontato la più grande “balla”. Alla fine è stato costretto alzare parecchio l'offerta, rispetto alle proposte da cui era partito, garantendo al partito di Pannella un pacchetto di nove “eletti sicuri”, una fetta del finanziamento pubblico e un'adeguata visibilità anche televisiva. Nonché futuri spazi di responsabilità nei gruppi e nelle commissioni parlamentari, e in un eventuale governo. Ma al dunque, la partita concreta delle candidature e' finita nelle mani dell'ex Ppi Franceschini, vicesegretario del Pd e responsabile delle liste. E i nove “eletti sicuri” promessi ai radicali sono scivolati, di nuovo, in posizioni molto “meno sicure”: quattro di loro sono ad alto rischio. Gli ambienti “veltroniani” sono molto irritati con Franceschini che voleva “estromettere” i candidati di Veltroni (suoi ex collaboratori da tanti anni) che, secondo Franceschini, erano senza “caratura politica”. E questo si e' ripetuto in tutta Italia e a tutti i livelli del Pd. Al di la dei candidati di bandiera scelti da Veltroni, e di una folta pattuglia di “veltroniani” paracadutati in giro per la penisola, il resto delle liste del Pd sono il frutto delle pressioni e dei veti incrociati, non di correnti politiche, ma di veri e propri piccoli “clan” interni. La verità è che noi poveri ignari elettori, all’oscuro delle manovre lecite e non delle varie “segreterie” (di destra e di sinistra), ci stiamo preparando a votare “il parlamento dei segretari” pieno zeppo di portavoce, portaborse, di ex ministri, ex parlamentari che sono finiti in posti sicuri. Per non parlare di casi di esplicito nepotismo. Per far posto ad una figlia di un “dirigente” del PD, la candidatura di Loredana Ilardi, la lavoratrice di call center lanciata da Veltroni come “candidata simbolo” del Pd del mondo del lavoro precario, e' scivolata al nono posto in lista. “E non sarà sicuramente eletta”. Non parliamo poi delle candidature all’estero dove se ne sono viste di tutti i colori. Non c’e’ più spazio per qui raccontarle, ma potete leggere le storie visitando il sito www.itamondo.blogspot.com.

Il Popolo degli Italiani nel Mondo Inc. – IV Circoscrizione estera.
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Web: www.itamondo.blogspot.com

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