di Giampiero Pallotta
Il POPOLO degli ITALIANI nel MONDO Inc. (IV Circoscrizione estera)
…devono fare un patto scritto con gli elettori.
Nel centrodestra scelgono candidati “cagnolini”.
Finalmente, ho scoperto perché davo tanto fastidio all’interno del centrodestra. Con la solita chiarezza lo ha chiarito lo stesso Berlusconi tracciando l’identikit del “parlamentare” ideale: “In Parlamento chi lavora sono trenta persone. Tutte le altre devono essere lì, leali, e devono essere presenti dalle nove di mattina alle nove di sera”. Come sempre Silvio ha dichiarato la verità tutta la verità senza alcun timore. Ecco, quindi, perché la Contini e Zacchera hanno privilegiato la scelta di candidati “cagnolino”. Intendiamoci, a quest’ultimi va benissimo cosi’, l’importante per loro (se eletti) potere mostrare a tutti il loro “businesscard” con tanto su di “senatore” o “deputato” per appagare la loro vanità e superbia. Alcuni candidati del centrodestra sono pronti a spendere una “barca” di soldi (sembra che l’abbiano) in pubblicità per raggiungere questo loro “agognato” obbiettivo. Minimamente non sono interessati, e non lo sono mai stati, agli interessi della comunità italiana nel mondo. Il paradosso è che, se anche s’impegnassero, non ne sarebbero capaci, viste le loro scarse referenze professionali. Lo scrivo da molto tempo. I politici italiani del centrodestra hanno sempre visto con molto fastidio chi, come me, proponeva di candidare al Parlamento italiano “esclusivamente” persone di un certo spessore professionale e politicamente oneste, non personaggi discutibili che cambiano “partito” secondo la convenienza personale. Personaggi che appaiono dal nulla. Da nessuno conosciuti. Si mettono in mostra “pubblicitariamente” esclusivamente durante il mese della campagna elettorale (come nel 2006), per poi subito ritornano nelle “tenebre” e, quindi, riapparire nuovamente ora durante il mese di campagna elettorale. Ecco rivelato il vero obbiettivo di Barbara Contini (detta “caterpillar”) e di Marco Zacchera (detto “Speedy Gonzales”) entrambi “responsabili” (ovvero: “irresponsabili”) degli italiani all’estero (la prima di FI e il secondo di AN ora entrambi confluiti nel “Il Partito della Libertà”). E’ sempre stato quello di candidare personaggi di scarsissimo valore professionale e politico ma “gestibili”, una volta eletti, come dei “cagnolini” da tenere docilmente al guinzaglio. I loro candidati “ideali”, pero’, devono disporre, “soprattutto”, di un budget finanziario “robusto”. E’ fondamentale per intraprendere una campagna elettorale “massiccia” per farsi “conoscere” e per cercare di “carpire” la buona fede degli elettori non a conoscenza dei retroscena di come sono potuti arrivare alla “ribalta” politica pur essendo degli emeriti sconosciuti. Pur non avendo le minime prerogative per aspirare ad un posto nel Parlamento italiano. Pur essendo personaggi che mai hanno fatto nulla a vantaggio della comunità italiana nel mondo ora, senza alcuna remora, chiedono di essere votati. Spenderanno una notevole somma di denaro per togliersi lo “sfizio” di diventare parlamentari italiani. Chi volesse conoscere piu’ ampiamente i retroscena e’ invitato a visitate il sito www.itamondo.blogspot.com (quindi andate alla sezione da VISITARE e cliccate su Teleblog Australia. Ascolterete un’intervista rilasciata da Luigi Casagrande e da Teresa Restifa per conoscerli meglio). Ecco allora perché davo tanto fastidio ai due “irresponsabili”. Li ho innervositi al tal punto che la “caterpillar” (alias Barbara Contini) il 3 febbraio 2008 mi ha “espulso”. Il pretesto “ufficiale” è stato che ho offeso un “onorevole” della Repubblica (“Speedy Gonzales”, alias Marco Zacchera) e per aver tacciato entrambi da “spocchiosi” bocconiani (entrambi sono laureati all’Università’ Bocconi di Milano). Li avevo cosi’ apostrofati perché, contro ogni buona regola di educazione ed etica, non rispondevano alle nostre numerose domande che insistentemente ponevamo da settimane/mesi. Avrei offeso un “onorevole”? Un tempo gli eletti al Parlamento ricevevano soltanto un “gettone” di presenza. Non percepivano lo stipendio inquanto era un “onore” servire la Patria. Ecco perché giustamente erano chiamati: “Onorevoli”. Ma come può essere considerato “onorevole” Marco Zacchera che, in una delle sue Newsletter settimanali, ci ha informato che il suo stipendio da deputato e’ di “soli” 4.470 ero mensili? Uno che ha ingaggiato una gara, con un suo “collega” (di sinistra), per chi visita il maggior numero possibile dei Paesi di tutto il mondo e, per questo, è in “missione” permanente? Uno che c’invita di andare a pesca con lui (pensate!) nella Terra Del Fuoco (costo 10/15mila dollari) come se fosse una scampagnata fuori porta alla portata “democratica” di tutti? E poi si offende se gli ricordo che anche lui e’ un classico rappresentante della “casta”! Volenti o no, ancora una volta siamo chiamati a votare per eleggere due nostri rappresentati al Parlamento italiano. Ormai tutti sono perfettamente consapevoli che il voto degli italiani all’estero non si aggiungerà al voto degli italiani in Italia. Quindi non determinerà la vittoria di una coalizione su un’altra. Gli italiani nel mondo votano “esclusivamente” per scegliere i loro rappresentati. Più che votare per il “simbolo” del partito che preferiamo, faremmo veramente i nostri interessi se preferiremo votare per i candidati più “idonei”. Per quelle persone che siano in grado di svolgere effettivamente un buon lavoro per l’intera comunità italiana nel mondo. Per persone che abbiano referenze professionali di tutto rispetto e, magari, che abbiano già maturato un’esperienza parlamentare (anche se soltanto per 20 misi) al Parlamento italiano. Ricordiamoci se non vogliamo fare il gioco dei partiti politici che (tutti nessun escluso) non hanno nessun interesse ai problemi degli italiani nel mondo, dobbiamo votare solo e soltanto per i candidati migliori che possano fare “concretamente” i nostri interessi una volta in Parlamento. Personalmente, pur riconoscendo che tra i candidati in lista ve ne siano alcuni di un certo valore, sono orientato di votare per Nino Randazzo e Marco Fedi: sono i più esperti e conoscitori dei problemi degli italiani nel mondo. Quindi sono i più idonei a continuare il lavoro iniziato nel Parlamento italiano. E’ vero hanno fatto “poco, ma è il massimo che potevano fare. Onestamente bisogna riconoscere che hanno fatto tutto quello che gli è stato consentito. Con un governo che poteva cadere da un giorno all’altro, non era facile fare molto di più. Molti di noi sono disposti a votare per loro se accettassero, e lo mettessero per scritto, le seguenti condizioni: 1) Che s’impegneranno di fare sempre e comunque, prima di ogni altra cosa, gli interessi degli italiani nel mondo; 2) Che s’impegneranno nella politica italiana solo e soltanto se quest’ultima coinciderà con gli interessi degli italiani nel mondo; 3) Che s’impegneranno di non spendere il loro il tempo per nessun partito (iniziando dal loro), se il fine ultimo non sarà quello di ottenere dei vantaggi per gli italiani nel mondo. Votiamo per mandare al Parlamento italiano due “nostri” rappresentanti e come tali saranno “vincolati” a fare solo e soltanto i nostri interessi.
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