Il Pd e gli Italiani all’estero in sei punti

Nel programma di governo presentato dal nostro leader Walter Veltroni è compreso il capitolo di 6 punti dal titolo “La risorsa Italiani all’estero”. Le liste del Partito Democratico nelle Circoscrizioni italiane e estere.
Entro questa settimana, a quaranta giorni dalle elezioni, saranno presentate le liste del Partito Democratico nelle Circoscrizioni italiane ed estere. Entreremo, quindi, nel pieno della campagna elettorale che, in questa fase iniziale, vede in primo piano il ruolo del Pd. Nelle liste gli elettori e le elettrici troveranno candidature importanti, di personalità impegnate in vari campi della vita sociale e istituzionale.
Nomi eccellenti, tra i quali il grande oncologo Milanese Umberto Veronesi e il Comandante Mauro Del Vecchio, responsabile del Comando operativo a capo di tutte le missioni militari all’estero. Giovani che rappresentano le nuove realtà lavorative: l’operaio Antonio Boccuzzi sopravvissuto all’incidente sul lavoro alla Thyssen di Torino; il presidente dei giovani industriali italiani Matteo Colaninno; la trentatreenne operatrice in un call center palermitano Loredana Ilardi; la dipendente di una Asl Piemontese Franca Biondelli.
Nelle liste della Circoscrizione estero insieme a noi parlamentari eletti per la prima volta molto avanzate per le nuove generazioni protagoniste del processo di integrazione. due anni fa, figureranno candidate e candidati espressione delle varie realtà della comunità italiana residente all’estero. Il Partito democratico, il quale si sta organizzando strutturalmente in tutti i Paesi, in queste elezioni è lo strumento decisivo per assicurare la rappresentanza di milioni di emigrati che hanno saputo costruire nei paesi di residenza condizioni sociali e professionali
Il programma per gli italiani all’estero – L’intensa attività condotta in Parlamento va continuata nella prossima legislatura sui temi indicati nel programma di Walter Veltroni:
1) Riorganizzazione dei Consolati, utilizzando le professionalità degli italiani all'estero nei servizi consolari;
2) Promozione della lingua e della cultura italiana, con la riforma – una mia proposta di legge è stata presentata nel luglio 2007 – delle leggi e dei relativi Regolamenti. Essenziale, a questo scopo, la riforma dei Comites (Comitati degli Italiani all'Estero) e del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero);
3) Diversa regolazione della imposizione fiscale e tariffaria (ICI, TARSU e Passaporti) e piena attuazione della Finanziaria 2008 in tema di assegno di solidarietà;
4) Valorizzazione delle eccellenze italiane nel mondo: sostegno di scambi di esperienze e progetti tra Università italiane e straniere, con il coinvolgimento di professionalità italiane operanti all'estero;
5) Legge per il riacquisto della cittadinanza;
6) Informazione circolare – dall’Italia agli italiani all’estero e tra questi ultimi e viceversa – sulla cultura italiana e le esperienze della nostra comunità all’estero, utilizzando anzitutto il servizio pubblico radio televisivo italiano, anche rimuovendo i programmi criptati.
Io dalle elezioni politiche del 13/14 aprile auspico un risultato netto. Mi auguro che l’entusiasmo popolare attorno a questo nuovo grande Partito Democratico ci permetta di governare il paese per renderlo adeguato ad affrontare i grandi cambiamenti (demografici, migratori, tecnologici, economici, energetici, climatici e strategici) impressi dalla globalizzazione e che hanno segnato il passaggio di secolo.
L’Italia nel contesto internazionale – Come recita il nostro slogan “Si può fare”. L’Italia ha riconquistato negli ultimi due anni una credibilità nel contesto internazionale. Nello scenario politico registriamo alcuni importanti successi: accresciuto peso nelle missioni di pace nei teatri di guerra; presenza negli organismi esecutivi dell’Unesco; siamo membri nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Nell’economia i conti rispettano i parametri europei e il debito pubblico è sceso sotto il 2 per cento. La crescita dell’export segna un’accelerazione dall’estate del 2006: le previsioni parlano di una crescita di oltre il 7 per cento fino al 2011 rispetto alla crescita del 4 per cento del quinquennio precedente (2002-2006). Occorre consolidare questa tendenza, rafforzando ciò che noi chiamiamo “Sistema Italia” favorendo l’interazione tra aziende, enti commerciali e istituzioni, e individuando le aree maggiormente sensibili alla penetrazione del Made in Italy. Tutto ciò, però non basta, perché l’Italia è ferma e sta rischiando di restare indietro rispetto agli altri grandi Paesi d’Europa. Il Pd con Walter Veltroni si candida a guidare l’Italia per modernizzare il Paese e portare avanti le grandi riforme.

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