Investire nel nostro patrimonio di presenze italiane all’estero

Intervista all’on. Guglielmo Picchi Popolo delle Libertà

Come viene recepito il Partito Popolare Europeo dagli elettori di Forza Italia all’estero?

Gli elettori di Forza Italia, in Italia e all’estero, conoscono da anni il Partito Popolare Europeo, il suo manifesto e che Forza Italia ne è uno dei membri più importanti. Oltretutto alle elezioni europee del 1999 e del 2004 nel simbolo di Forza Italia c’era il riferimento al PPE. Il manifesto del Popolo della Libertà è quello del PPE. Quindi la risposta dei nostri elettori verso il PPE non può che essere positiva.

L’annessione di Alleanza Nazionale sposta il Partito della Libertà a destra. Se Mirko Tremaglia si presentasse da solo con la sua lista Tricolore, tutto l’elettorato della destra vera quindi buona parte di AN, lo voterebbe, non crede?

Il valore elettorale di Tremaglia si è visto alle scorse elezioni politiche e quindi non commento oltre. Aggiungo solo che dopo le ultime elezioni si è capito che gli italiani all’estero sono cambiati rispetto agli emigranti degli anni ‘50 o addirittura di inizio secolo.

Il centrodestra vince le elezioni e l’on. Guglielmo Picchi è Vice Ministro degli esteri con delega per gli italiani all’estero, da dove ricomincia?

Non corriamo troppo! Adesso c’è da fare la campagna elettorale. Il nostro programma è chiaro: ripensare la presenza italiana all’estero, razionalizzare le spese effettuate dallo stato centrale, dalle regioni, dalle province e dai comuni. Credo che gli investimenti debbano concentrarsi nella diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo, nel sostegno delle imprese italiane all’estero e del Made in Italy, nel migliorare i servizi al cittadino, ed infine nella promozione del nostro paese come meta turistica. Dobbiamo liberarci delle incrostazioni e del parassitismo della cosiddetta emigrazione organizzata che vive sulle spalle degli italiani all’estero, penso ad una riforma della rappresentanza democratica come i Comites e il CGIE e una riforma drastica e relativa cura dimagrante dei patronati, dei sindacati e degli enti gestori che spesso utilizzano i soldi pubblici solo ed esclusivamente per la sinistra. Chiunque sarà eletto e sarà vice ministro degli esteri dovrà portare avanti questa agenda politica.

Il Popolo della Libertà si è federato con la Lega Nord Padania. Maroni dice che vi presenterete anche all’estero con un unico simbolo memori degli errori del passato. Come farete a proporre la Lega che si è espressa sempre contro il voto degli italiani all’estero?

L’unico simbolo presente all’estero sarà quello del Popolo della Libertà e non ci sarà quello della Lega Nord Padania, inoltre non so se saranno presenti o meno nella lista del Popolo della Libertà all’estero candidati della Lega.

Gli elettori di Forza Italia lamentano che di loro si parli tripppo poco

Forza Italia e adesso il Popolo della Libertà per bocca dei propri eletti, sia in Italia che all’estero, e soprattutto con i propri atti ha sempre difeso i cittadini italiani nel mondo, non li ha mai discriminati e ricordo che ha dato loro il diritto di voto. All’estero c’è tantissimo calore per Silvio Berlusconi e ricordo che in occasione del primo incontro del Popolo della Libertà a Londra nel mese di Dicembre del 2007 il Presidente Berlusconi in persona ha inviato a me e agli amici del Regno Unito un messaggio molto cordiale di riconoscimento e riconoscenza del nostro impegno per la libertà, il resto sono accuse strumentali della sinistra.

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