Sen. Felice Casson
“Da oggi anche l'Italia può utilizzare armi efficaci contro la pedopornografia informatica e tutti i reati informatici come l'hackeraggio, il phising e il furto dei dati”. A spiegarlo è il sen. Felice Casson, relatore al ddl di ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica approvato dal Senato.
“E' un passaggio importante – dice Casson – per introdurre anche in Italia misure adeguate di protezione e tutela contro i reati informatici, un fenomeno purtroppo ormai largamente diffuso. Il problema di fronte al quale ci si è trovati in questi ultimi anni è stato quello di poter acquisire prove genuine che potessero essere utilizzate nel corso dei procedimenti penali, tutelando allo stesso tempo i diritti umani fondamentali”.
“Con la ratifica della convenzione, sottoscritta a Budapest nel 2001 e rimasta lettera morta fino ad oggi – aggiunge il senatore Pd – vengono così introdotti nuove fattispecie di reato come il danneggiamento di informazioni, dati, programmi informatici, il danneggiamento di sistemi informatici o telematici di pubblica utilità, quello del delitto informatico e trattamento illecito dei dati e il reato di frode informatica posto in essere da chi presta servizi di certificazione di firma elettronica. Potranno così essere combattuti con maggiore efficacia, tra l'altro, i reati di pedopedofilia, di hackeraggio, di phising, di furto dei dati informatici”.
“Si interviene altresì sui mezzi di ricerca della prova, e in particolare si specificano i poteri d'indagine in riferimento a ispezioni, perquisizioni e sequestri – dice Casson – La legge approvata oggi opera un adeguato bilanciamento dei diversificati interessi in gioco, da una prte la tutela di diritti fondamentali della persona, dall'altra l'esigenza di inrvenire per la repressione della utilizzazione illecita di strumenti informatici”.