Il vero erede di Berlusconi

di Ambrogio Crespi

Questa campagna elettorale si è abbattuta sulla classe politica italiana come un turbine: a guardarla da lontano sembra una maionese impazzita. Non vi era dubbio che fosse necessario rifondare i rapporti tra politica e opinione pubblica. Ma la sfida è se questo passaggio può essere fatto da chi è stato il protagonista di questi anni, che hanno contribuito al deterioramento della credibilità della politica stessa, dopo tanti, troppi anni in cui la scena è stata occupata da Berlusconi e Prodi, da due schieramenti contrapposti ed armati uno contro l'altro e pareva che nulla si potesse muovere ecco il terremoto. Non vi è dubbio, che quanto sta accadendo, implosioni, rivolte e divorzi sia partito dall'iniziativa del Pd di Veltroni e verificheremo se saprà incassarne i vantaggi. Certo è che mentre il centro si dibatte tra Tabacci e Casini e si dipana tra l'anticasta e la sua espressione più suprema e Berlusconi si affanna a sottolineare che quello che dice Veltroni è giusto e bello, ma non credibile, senza trovare ancora il bandolo di questa campagna elettorale, la situazione non è solo ancora estremamente fluida, ma l'esito di una campagna elettorale che era partita come una passeggiata per il Cavaliere, si presenta certamente aperta, lunga e combattuta. Certo, Veltroni è partito bene e Berlusconi non è partito; certo, Veltroni sta recuperando, ma attenzione: Berlusconi ha dimostrato di avere risorse insospettabile in campagna elettorale; certo che più andiamo avanti e più Silvio e Valter si assomigliano, anzi Veltroni assomiglia al Berlusconi del '94 o del 2001, dice le stesse cose anche se a volte le dice meglio, ma le cose in comune sono impressionanti. Questa campagna elettorale è forse la più drammatica, combattuta e vivace degli ultimi vent'anni: sarà pacata, ma feroce! Tra l'altro, sarà interessante verificare se il primo candidato donna, Daniela Santanchè, riuscirà a prendere il passo giusto, perchè proprio le donne potrebbero giocare un ruolo decisivo, visto che, ad ora, sono, in Italia, quelle che si mostrano più scettiche e difficili da convincere.(Laici.it)

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