Il ministro degli Esteri pro tempore ha appena finito di asciugarsi il ciglio per l'annuncio che il dittatore Fidel Castro si mette a riposo e si è subito rituffato con il gusto della zuffa nella campagna elettorale italiana.
D'Alema – è noto a tutti – ha costruito la sua carriera politica nella buia notte del comunismo. Lui viene dalle viscere di una storia che ha edificato, con il nazismo e il fascismo, la tragedia del novecento. D'Alema non viene dal quaternario, come lui sostiene di Berlusconi: viene tragicamente dal buio della storia. D'Alema è la stessa persona che disse di Berlusconi che avrebbe voluto vederlo vendere castagne in una via di Roma. Era questo D'Alema e questo è rimasto.