Il Decreto Legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio sullo svolgimento delle elezioni politiche ed amministrative del prossimo 13 aprile ha innovato e modificato alcuni punti importanti della legge 27 dicembre 2001 per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero.
Sicuramente questi accorgimenti decisi in zona Cesarini dal Governo, porteranno miglioramenti perche’ interverranno nelle diverse fasi in cui il voto si manifestera’ a cominciare dalla spedizione per raccomandata delle buste elettorali, che dovrebbe limitare intercettazioni fraudolenti che in tutte le ripartizioni sono state denunciate nel 2006.
Ho notato con piacere che anche la fase finale del voto, quella dello scrutinio, ha avuto l’attenzione del legislatore con disposizioni che rispondono ad una migliore funzionalita’ dei seggi, che avranno un numero ridotto di elettori da scrutinare da 5.000 a 3.000 con un automatico aumento del numero di scrutatori, per evitare la “passata esperienza distorsiva delle operazioni”, come ha affermato il Vice Ministro Danieli.
La mia preoccupazione su questo aspetto del voto deriva da una lettura attenta dei risultati elettorali del 2006, che ha evidenziato una grossa differenza, che chiamerei “concettuale”, fra i risultati ufficiali nazionali ed esteri riguardo alle “Schede non valide”.
I numeri parlano chiaro!
Prendendo in esami i dati della Camera, di fronte a 1.145.154 schede non valide comprese le bianche dello scrutinio nazionale equivalente ad un fisiologico 3% dei votanti, quelle dell’estero sono state 82.712 che corrispondono al 7,85%, oltre due volte quello nazionale!
Questa differenza abissale fra risultati dimostra che nella fase dello scrutinio del voto estero e’ mancato quel controllo e quell’attenzione sulla validita’ delle schede, che normalmente si esegue in Italia al momento dello spoglio per merito degli scrutatori e dei rappresentanti di lista che tradizionalmente sono sempre attenti e coscienti della loro responsabilita’, nel momento fondamentale dello scrutinio.
Sicuramente questo e’ mancato nel 2006 in quella bolgia dantesca che tutti i commentatori ed i protagonisti hanno raccontato.
Indubbiamente se quel numero enorme e sproporzionato di schede non valide fosse stato controllato piu’ scrupolosamente (leggo con piacere nel DL che il numero dei magistrati impegnati per le operazioni di verifica sono stati raddoppiati a 6!), avrebbe portato a risultati finali differenti, sopratutto per le liste che sono arrivate ….…seconde!
E’ un “avviso ai naviganti” che voglio segnalare agli organi competenti e responsabili del controllo del voto estero, anche e sopratutto per il rispetto dovuto a tutti gli italiani che si accingono ad esercitare con entusiasmo nel mondo per la seconda volta nella storia costituzionale del nostro Paese, l’elettorato attivo e passivo.
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UDC-USA
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