Candidate nelle vostre liste i giovani "normali" per un vero ricambio di classe dirigente

I movimenti Coalizione Generazionale Under-35 e Innovatori Europei – Giovani e Donne, rappresentanti alcune migliaia di giovani elettori italiani di ogni schieramento, chiedono congiuntamente e pubblicamente alle direzioni dei principali partiti nazionali – e in particolare al Partito Democratico e al Popolo della Libertà – di candidare una significativa percentuale di giovani “normali” nelle loro liste elettorali.

“Siamo convinti”, dichiara il Portavoce Nazionale di CG-35, Luca Bolognini, “che la candidatura di eccellenti giovani industriali non basti a comportare “ricambio”, senza la compagnia, in lista e con parità di chance, di ottimi giovani tanto impegnati socialmente quanto normalmente sconosciuti.”

“E' evidente che le elezioni politiche di Aprile possano e debbano essere un momento di “rottura” e di “Innovazione drastica” nel nostro Paese “dichiara il Coordinatore Nazionale di Innovatori Europei, Massimo Preziuso”. L'Italia ha adesso bisogno di trovare un nuovo sentiero di crescita sociale, culturale ed economica, in un contesto che è drasticamente cambiato negli ultimi 5-10 anni, che veda “protagonista” quella generazione di giovani venti-trentenni, che finora hanno soltanto subito tali cambiamenti “.

La nuova Italia, infatti, è fatta di venti-trentenni che si sono allontanati dalla politica gerontocratica, che la temono come qualcosa di lontano, dannoso, delusi per la miope incapacità dei partiti di rigenerarsi e di produrre riforme di lunga gittata e di forte impatto. Ma queste stesse generazioni si dedicano ogni giorno con tenacia e passione a creare le famiglie di domani, a re-immaginare il loro lavoro flessibile, a investire talento in imprese innovative, ad aiutare il prossimo nell'associazionismo non-profit, a battersi per la pace e l'integrazione, a vivere da dentro la nascente storia europea, a realizzare grandi network relazionali, a scambiarsi idee e contenuti nei blog e sui forum di internet: tutte queste non sono altro che attenzioni spontanee per la dimensione pubblica e comune, e un sistema sano saprebbe trasformarle in impegno politico, valorizzando le persone più attive e capaci.

Avranno Veltroni e Berlusconi, ma anche Casini, Bertinotti, Storace e gli altri capi di partito italiani il coraggio di candidare nelle loro liste, con pari opportunità, non solo “figli di” o giovani già detentori di potere negli attuali ingranaggi? Sapranno individuare e coinvolgere le risorse umane di alta qualità che le nuove generazioni esprimono nella società civile, su tutto il territorio nazionale? Analizzando quanti e quali giovani saranno candidati, capiremo la stoffa di questi leader e le fondamenta su cui si poggiano i nuovi partiti: questo sarà il segno sotto il quale nascerà, se nascerà, la “Terza Repubblica”.

Massimo Preziuso
Coordinatore Nazionale di Innovatori Europei

Luca Bolognini
Portavoce nazionale Coalizione Generazionale

Innovatori Europei
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