Intervista all’on. Roberto Maroni Lega Nord Padania
La Lega ha assunto una posizione critica nei riguardi degli italiani all’estero. Come vi presenterete nella circoscrizione estero considerando le dichiarazioni dell’on. Goisis e del senatore Polledri?
Sono dichiarazioni queste che non conosco. Noi ci siamo già presentati alle ultime elezioni con il nostro simbolo nella circoscrizione estero ovunque. Abbiamo comunità all’estero molto folte, per esempio italiani che vengono dal Veneto ed in America Latina siamo molto forti. Questa volta non commetteremo l’errore del 2006, ci presenteremo uniti, Popolo della Libertà e Lega Nord con un unico simbolo per sfruttare al meglio la forza che abbiamo.
L’uscita dell’Udc dall’attuale formazione composta da Forza Italia e Lega Nord, non è una garanzia nel lungo periodo, di stabilità all’interno del Partito delle Libertà?
Non sono ancora sicuro che l’Udc rinuncerà, o dentro o fuori poi si vedrà. Sul programma non vedo grossi problemi perché si sottoscrive prima il piano programmatico che si dovrà rispettare. Mi auguro che l’Udc faccia parte ed entri come ha fatto Alleanza Nazionale e la Lega Nord nel Popolo della Libertà.
C’è una possibilità che facciate parte del Partito Popolare Europeo con Berlusconi?
No. Noi siamo un’altra cosa. Siamo un partito federalista regionale che non ha nulla a che fare con il Partito Popolare Europeo
Quindi, sotto questo aspetto non seguirete Berlusconi?
Tanto è vero che non siamo entrati nel Popolo della Libertà. Siamo federati, collegati, alleati ma non dentro.
Dica una sola cosa buona ed una sola negativa che ha fatto il governo Prodi.
Una cosa buona l’ha fatta: quella di dimettersi. La peggiore è quella di aumentare la pressione fiscale soprattutto per i lavoratori dipendenti contrariamente alle promesse e alle premesse rendendo più difficile la vita delle famiglie.
Il Partito Democratico è, ormai, il centro di questo paese. Lei esclude nel futuro, un connubio Lega-PD qualora un centrodestra vincente le elezioni non riuscisse nel federalismo?
Non lo so. Tra cento, duecento o trecento anni forse si, adesso non si sa. Abbiamo una alleanza da un po’ di tempo, cinque o sei anni con Silvio Berlusconi. Il nostro impegno ovviamente è quello di realizzare il federalismo nei prossimi cinque anni e senza aspettare il prossimo secolo. La prospettiva, nei prossimi dieci anni è quella di essere alleati per il federalismo con il Popolo della Libertà.