Un vero e proprio lunedì nero per il ministero della Cultura greco

«In un periodo in cui il ministero, le istituzioni e gli enti al quale fanno capo si trovano nell’occhio del ciclone, con la conseguenza che anche la cultura nel suo complesso si trova in una fase turbolenta, la tendenza della maggior parte di noi è di cercare un nuovo orientamento, ridefinire il contenuto della cultura e stabilire una strategia chiara» ha dichiarato il ministro ellenico della Cultura Michalis Liapis nel corso della cerimonia di consegna dei premi nazionali di letteratura tenutasi il 14 gennaio nella gremitissima sala dei congressi del Nuovo Museo Benaki. Un vero e proprio lunedì nero per il ministero della Cultura. Infatti, a quasi un mese dall’altrettanto nero giovedì 20 dicembre (giorno in cui il segretario generale Cristos Zachòpulos ha tentato il suicidio), domenica 13 gennaio il settimanale “Proto Thema” ha deciso di pubblicare le foto hot dello stesso ex segretario generale ripreso in atteggiamento più che eloquente con la sua collaboratrice Evi Tseku.
Questo spiega la tensione dipinta sui volti dei funzionari del Dipartimento delle Lettere dello stesso ministero (responsabile dei premi nazionali di letteratura), i quali invece avrebbero avuto ogni ragione di essere orgogliosi del lavoro svolto. Anche per questo il ministro Liapis ha deciso di attaccare esponendo, invero in tono piuttosto vago e senza impegni concreti, dei piani futuri del suo dicastero: «Stiamo esaminando la possibilità di istituire un premio da assegnare alle migliori riviste letterarie. È altresì nostra intenzione dare un nuovo slancio al programma di sostegno finanziario alle traduzioni in lingua straniera delle pere della letteratura greca moderna. Sarà anche istituito un premio speciale per la miglior traduzione in greco moderno delle opere della letteratura greca antica e svilupperemo le attività del ministero grazie all’uso della Rete. Infine affronteremo finalmente una questione che sta molto a cuore agli scrittori, ossia quella previdenziale. Formeremo presto una commissione che studierà il problema sulla base del nuovo quadro istituzionale che è già stato creato».
Al Museo Benaki sono stati assegnati sia i premi relativi al 2006 sia quelli relativi al 2007. Questi dunque i nomi dei vincitori: il gran premio alla carriera è stato assegnato per il 2006 al prosatore di Salonicco Tilèmachos Alaveras, venuto a mancare lo scorso anno, e per il 2007 al prosatore Kostas Tsiròpulos. Il premio per la miglior opera narrativa è stato assegnato per il 2006 ad Athinà Kakuri e per il 2007 a Ioanna Karistiani per il romanzo Le catene del mare (di prossima uscita in Italia presso le edizioni e/o di Roma). Il premio per la miglior raccolta poetica è stato assegnato a Tasos Galatis per il 2006 e a Dinos Siotis per il 2007. Il premio per la miglior raccolta di racconti è andato a Ghiannis Kesaridis per il 2006 e a Eleni Ladià per il 2007. Il premio per il miglior saggio di critica letteraria è andato per il 2006 ad Anghela Kastrinaki e per il 2007 a Theodosis Pelegrinis. Infine il premio per il miglior volume nell’ambito della cronaca e della testimonianza è andato per il 2006 a Christos Samuilidis e per il 2007 ad Anastasios Tamis. Altri premi erano previsti nella categoria della letteratura per l’infanzia e per la gioventù e infine sono stati assegnati anche i premi per le miglior traduzioni in lingua straniera di opere della letteratura greca moderna e viceversa. Nella prima categoria la vittoria, per il 2006, è andata a Paola Maria Minucci, professore associato di letteratura greca moderna all’Università “La Sapienza” di Roma, grazie al volume di saggi La materia leggera del poeta premio Nobel Odisseas Elitis pubblicato dall’editore romano Donzelli. Da notare che quest’anno il premio per la miglior traduzione in lingua straniera aveva un colore particolarmente italiano. Oltre alla vincitrice infatti era candidato al premio anche Maurizio De Rosa per il romanzo L’interrogatorio di Aris Alexandru, pubblicato dall’editore Crocetti. La serata quindi è stata coronata da un grandissimo successo e date le circostanze tutti hanno preferito evitare di commentare il fatto che la cerimonia di premiazione riguardava due annate e questo perché né il premier Kostas Karamanlìs (titolare del dicastero dal marzo del 2004 fino alla primavera del 2006) né Ghiorgos Vulgarakis (ministro della Cultura dalla primavera del 2006 fino al settembre del 2007) sono stati capaci di nominare le giurie e di dare il giusto slancio a una delle istituzioni più antiche e prestigiosi delle lettere greche (i primi premi nazionali per la letteratura in una forma simile a quella attuale risalgono addirittura agli anni Trenta). L’occasione infatti più che alla polemica si prestava a una riflessione sulle priorità e sulla qualità della vita pubblica in un ambito così cruciale per la Grecia quale quello della cultura. O per dirla mutuando la dichiarazione di Ioanna Karistiani, una delle due romanziere premiate: «Gli eventi di questi giorni colpiscono i cittadini e la cultura. È giunto il momento di pensare seriamente a quello per cui vale davvero la pena lottare e impegnarci».

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