CALO TASSE? NEL 2008 BUCO DA 7 MILIARDI

Dal balcone di Spello Walter Veltroni si è rivolto agli italiani annunciando una stagione tipicamente veltroniana: le tasse calano, tutti diventano più miti, il bipolarismo si fa umano e le riforme viaggiano in carrozza. Ciliegina sulla torta, tutto questo sarà possibile grazie al governo Prodi, aggiunge Veltroni.
Mentre Veltroni parlava delle sorti luminose e progressive dell’Italia, dalle pagine del Sole 24 Ore si affacciava uno spettro: nel timore di essere dimenticato troppo presto dagli italiani, il governo Prodi ha messo una mina sotto i conti pubblici del 2008 e, secondo le stime del Sole, entro fine anno è attesa una voragine di 7 miliardi di euro.
Come conciliare tutto questo con l’invocazione del taglio delle tasse? Come si potrà ridurre il carico fiscale odioso e insopportabile che pesa su tutti i redditi, senza limiti di scaglione, e far fronte a un buco annunciato di quelle dimensioni?
Veltroni faccia attenzione: se pensa di incantare gli elettori raffigurando una realtà di cartapesta rischia di svegliarsi a fine corsa sbattendo il muso contro la realtà. L’Italia non si governa dell’Auditorium di Roma con megaconcerti e feste del cinema. Il Pd si illude se pensa di fare la campagna elettorale avendo già messo in naftalina i due anni che hanno scavato un solco profondo fra politica e Paese

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