di Sara Dellabella
La voglia di scherzare non c’è, i tempi che stanno per cambiare sembrano la fotocopia di quelli passati che pensavamo scongiurati. Il nostro domani, sembra un ritorno al futuro perpetuo. Il Pd corre da solo verso lo schianto, questo è l’annuncio dell’ultima ora.
Veltroni ha fregato la bicicletta a nonno Romano, precipitandosi in una volata. Come l’americano a Roma, dice “We can”, ma non sa che a Trastevere mica lo capiscono l’inglese, e pure Woytila l’aveva capito con il suo “damose da fa, volemose bene” e Walter che fa? imita Kennedy ed Obama, da domani si dipingerà anche la faccia di nero e comincerà a urlare “I have a dream” dallo studio del Campidoglio, mentre nell’ultimo gesto approverà l’ultima impresa da Sindaco: il piano regolatore della città. Con qualche giapponese che lo fotograferà pensando che sia un’altra trovata per i viandanti e la solita signora di Trastevere che apostroferà “ma che dice questo?”.
Tranquilli è l’Italia che cambia. Perché invece di parlare alla gente ultimamente la
politica è divenuta auto referenziale, roba da esperti, politologi e strateghi della
comunicazione. Un botta e risposta di slogan, neanche tanto eccezionali a dirla tutta. E se Veltroni lascia il Campidoglio per correre a fare il Premier, a Roma torna il derby Rutelli contro Alemanno. Entrambi animati dal sentimento nobile di mettersi a servizio della propria città e dei romani. Quanta bontà amici miei! Ma speriamo che almeno loro si facciano capire senza slogan riciclati e gommosi a stelle e strisce. “Se po’ fa” cosi capiscono tutti, pure la signora de Trastevere che ha diritto ad avere una politica che si faccia capire anche da lei. Je la potemo fa … Yes we can!!
