SIENA: ACCORPAMENTO DEI LABORATORI DI ANALISI DELL’AZIENDA OSPEDALIERA.

SIENA: ACCORPAMENTO DEI LABORATORI DI ANALISI DELL'AZIENDA OSPEDALIERA. DANNI PER I PAZIENTI DEL LABORATORIO DI EMATOLOGIA E COAGULAZIONE

Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali, membro della Giunta dell'Associazione Coscioni

Ho depositato oggi, insieme agli altri deputati radicali della Rosa nel Pugno (1), un'interrogazione al ministro della Salute per sapere se intenda intervenire nella riorganizzazione, prospettata dall'Azienda Sanitaria Ospedaliera di Siena, dei laboratori d’analisi con l’accorpamento di tutti quelli esistenti in un’unica struttura centralizzata e con un unico punto per i prelievi.
Con la collaborazione di Giulia Simi, vicesegretaria dell'Associazione Coscioni e membro della Giunta nazionale di Radicali Italiani, nell'interrogazione si ripercorre in particolare la storia dell’U.O.Complessa Laboratorio di Ematologia e Coagulazione diretto dalla dr.ssa Laura Sabatini.
Per l’efficienza, l’organizzazione, l’attenzione ai pazienti, la disponibilità di attrezzature d’avanguardia, ma soprattutto per la qualità dei risultati raggiunti, questo laboratorio è stato definito “un angolo d'America in Toscana”. All’UOC laboratorio di Ematologia e Coagulazione, da gennaio a novembre 2007, sono stati effettuati 100.000 esami per 7800 soggetti. Lo stesso dimostra di avere un bilancio in attivo: 1.000.000 di euro spesi, 1.250.000 di euro ricavati per il 2006. Il laboratorio inoltre attira pazienti non solo dalla provincia di Siena (70% USL 7), ma anche dall'area vasta (27%), di cui 6% extra regione.
Riorganizzare significa eliminare ciò che non serve, non funziona o non è legalmente riconosciuto, ma, non può significare ridimensionare o rendere inefficiente ciò che ha dimostrato di avere un ruolo di utilità nella sanità pubblica. Questa e' la critica mossa, anche con lettere pubblicate su quotidiani locali, da molte persone sofferenti di malattie emorragiche e/o trombotiche, oltre che da moltissime donne in gravidanza e poliabortive che presentano problemi di coagulazione. Per di piu', sempre da alcuni articoli di quotidiani, si apprende che il laboratorio è stato ristrutturato da poco (Dicembre 2005) con un notevole investimento di denaro pubblico (circa 100.000 euro).
Con questa interrogazione chiediamo, quindi, al ministro della Salute: quali siano i provvedimenti che intenda prendere per andare incontro alle esigenze espresse da tutti quei malati che vogliono mantenere il loro punto di riferimento nel Laboratorio di Ematologia e Coagulazione.

il testo dell'interrogazione:

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