Rumori e profumi del dopo Cuffaro

(www.laltrasicilia.org) – Il 2008 si apre abbastanza bene. Cuffaro si dimette. Dopo l'eliminazione del rumore di fondo della malavita organizzata si incominciano ad udire degli scricchiolii.

Cuffaro non si è dimesso per motivi morali o istituzionali. Si è dimesso esclusivamente per opportunità politica (indicata anche con il nome volgare di “calcolo politico”).

Il centrosinistra al soldo della BCE si era già organizzato velocemente nel tentativo di inscenare una delle solite finte rivoluzioni viste in tanti paesi dell'est europeo volte alla destabilizzazione di governi poco malleabili o alla repressione delle opposizioni anti-europeiste (vedi Polonia o Repubblica Ceca).

Una manifestazione in strada era prevista per la serata di ieri (sabato 26 gennaio) mentre il governo centrale da Roma tentava l'attacco cercando di destituire a forza Cuffaro, cosa che avrebbe aperto la porta ad un pericoloso conflitto istituzionale.

Per questo motivo il centrodestra (o meglio, Berlusconi) ha dovuto precipitosamente fare marcia indietro e procedere con le dimissioni “volontarie” del Presidente durante una seduta speciale dell'ARS (convocata addirittura di sabato!). Appena in tempo per anticipare la manifestazione in strada.

Questo sta rimescolando le carte in gioco. Per la CDL e per i Siciliani. Non tanto per il centrosinistra, il quale non crediamo possa presentare niente di diverso dalla solita Rita Borsellino, la quale ha già avuto modo di confermare e ribadire la sua pochezza politica ed il suo stato di ostaggio facilmente manovrabile quando recentemente ha richiesto l'intervento dell'esercito in Sicilia senza neanche sapere che cosa avrebbe dovuto fare questo esercito in Sicilia (per chi non lo avesse ancora capito, difendere gli interessi della BCE).

Cuffaro non poteva dimettersi immediatamente, oltre che per l'incredibile sconcio della pensione parlamentare, perchè si doveva preparare la transizione di potere e la consegna del pacchetto di voti al ritrovato alleato Raffaele Lombardo, in campagna elettorale almeno dalla scorsa estate. L'improvvisa dipartita politica del leader dell'UDC Siciliana non potrà che provocare lo sgretolamento della sua base di potere, sgretolamento che a poche ore dalle dimissioni ha già indebolito enormemente la candidatura del Presidente della Provincia Regionale di Catania.

Allora chi si candiderà per la CDL? Lombardo? Miccichè? O la Prestigiacomo, ultimo nome circolato in rete? Lo sapremo presto, ma non è questo il punto. Il punto è che il marasma interno alla CDL ha aperto degli spiragli. Spiragli per il centrosinistra (la cui vittoria però ricordiamo potrebbe significare il poco entusiasmante corollario di tornare sotto le grinfie di un nord ora allargato a tutta l'Europa) e spiragli per il Popolo Siciliano.

Le dimissioni di Cuffaro sono infatti anche una possibile vittoria per il Popolo Siciliano, sono quei forti scricchiolii nel sistema clientelare politico italiano in Sicilia che da ieri mattina udiamo ancora più forti nell'aria già profumata di vespro.

Da oggi noi Siciliani potremo esprimere un voto un poco più libero, per quanto ancora facilmente influenzabile dalle ristrettezze economiche in cui versiamo.

La foto qui riprodotta è stata presa dal sito de La Sicilia, uno dei giornali più antisiciliani che esista.
Chi ha sventolato la bandiera Siciliana a Piazza Politeama è un vero Siciliano.
Non lo è chi ha pubblicato la fotografia tentando una subdola strumentalizzazione. Tentando cioè di falsificare le motivazioni di quei patrioti.

Il Consiglio dell'Abate Vella

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