Ma non si rendono conto?

Mario Pinelli, mariopinelli50@tiscali.it

Caro Beppe,
sono andato a letto molto tardi lunedì notte per vedere Porta a porta, e ancora una volta mi sono chiesto perché perdere ancora ore di sonno per vedere Mastella e sentire ancora il puzzo che oramai emana la politica italiana e tutto ciò che lo circonda. Anche se sono elettore del centrosinistra, credo che ormai sono tutti da mettere in isolamento se non da farne una balla (non ecoballa) e spedirla sui treni che portano l'immondizia napoletana verso la Germania.
Ricorderò questa legislatura (nonostante le poche cose buone fatte) per le notizie su Luxuria che non sapeva in quale gabinetto doveva andare al Parlamento, per gli amori veri e fasulli di Fini, per il drogaparty dell'onorevole Udc, per la condanna di Cuffaro con festeggiamenti, per gli applausi del Parlamento (quasi tutti) a Mastella che offendeva la magistratura e via dicendo. Ai giornali domando perché non ci danno più notizie sul lavoro di deputati e senatori che fanno il loro dovere (perché credo che qualcuno di onesto c'è ancora) in modo che possiamo decidere chi merita ancora la nostra fiducia. L'unica nota buona che vedo con l'uscita di Mastella & C. è che almeno da subito nella nuova legislatura ci sarà meno gente che metterà mano nelle tasche degli italiani (anche se saranno sempre troppi) e che una parte di essi non avrà la pensione perché la legislatura non ha superato i 2 anni 6 mesi e un giorno (credo che sia cosi o almeno lo spero).
Fa male al cuore vedere questa terra, questa gente essere sottomessa a individui che non hanno morale, non hanno cuore e sono molto più pericolosi di coloro che essi chiamano criminali. Molti vorrebbero non andare più a votare, ma credo che sia uno sbaglio. Cerchiamo di informarci di più e mandiamo a rappresentarci gente onesta e pulita sperando che varcando la soglia di Montecitorio e Palazzo Madama non diventino la copia di coloro che ne stanno uscendo. Spero per tutti gli italiani che sia la fine di un incubo e che il sole torni a splendere.

E' tutto il giorno che ho in testa una canzone di Battiato, Povera patria
«Povera patria! Schiacciata dagli abusi di potere di gente che non sa cos'è il pudore; si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene».
Non ce l'ho con Mastella: crede di essere l'ombelico del mondo, e invece è solo un fuscello portato dal vento italiano. Vento cattivo, però. Vento incosciente, che può portare in direzioni pericolose. Non spaventano le nuove elezioni. Spaventano i mesi perduti, prima e dopo; le stanche ripetizioni ('96 e '06, Prodi viene eletto; '98 e '08 gli alleati lo fanno cadere); le decisioni e le direzioni non prese nel momento in cui occorre un timoniere. Ma l'Italia è una nave strana: quando monta la burrasca, l'equipaggio discute del menù. Nel giorno del crollo delle Borse mondiali, con una recessione alle porte, a 48 ore dalle solenne celebrazione dei 60° della Costituzione, la casta politica offre questo spettacolo desolante. Ha ragione monsignor Bagnasco a dire che «il Paese è sfilacciato»; ma mi chiedo se questi tambureggianti interventi politici del Vaticano non contribuiscano a sfilacciarlo (posso dire che preferisco il cardinal Tettamanzi quando parla di comprensione per chi è in difficoltà?).
Qual è l'antidoto a una situazione come questa? Fare quello che ho fatto io stamattina. Uscire per strada e vedere i ragazzi che vanno scuola e la gente diretta al lavoro. Sono gli italiani che tirano avanti l'Italia, facendo finta di niente. Forse Clemente Mastella li ha guardati, ma non li ha mai visti.

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/

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