Passaporti: il Cgie sostiene il documento Intercomites

Documento Consiglieri Cgie Germania Berlino 15 dicembre 2007 Gratuità dei passaporti e rete consolare.
I consiglieri Cgie Germania prendono atto del disagio avvertito da molti connazionali al momento della richiesta del passaporto. Secondo la normativa vigente i passaporti devono essere rilasciati gratuitamente agli emigrati e ai loro congiunti che: -siano in situazione di indigenza -svolgano lavoro manuale.
La normativa è vecchia. La prima legge risale al 1919, la seconda al 1967. Tuttavia entrambe le leggi sono scritte in una lingua italiana comprensibilissima ancora oggi e non lasciano spazio a interpretazioni. In pieno sostegno al documento redatto il 2 dicembre scorso dai presidenti dei Comites, i consiglieri del Cgie ritengono inaccettabile l’interpretazione restrittiva che oggi viene applicata da molti consolati; una interpretazione non conforme alla legge e che va a sfavore dei connazionali.
I consiglieri Cgie ritengono che per connazionali indigenti si devono intendere coloro che percepiscono una forma di sostegno sociale dalla Amministrazione tedesca. Già l’ambasciata ha diramato dall’estate scorsa una direttiva in questo senso, che trova il consenso del Cgie Germania. Sono da ritenersi indigenti coloro che percepiscono le forme di sostegno denominate Sozialhilfe, Agl II, Grundsicherung.
È necessario tuttavia che i consolati favoriscano la diffusione delle informazioni ai connazionali che possono avere diritto alla gratuità del passaporto. Risulta invece che in molti casi gli interessati non vengono informati di questo loro diritto. L’altro problema riguarda tuttavia la definizione di “lavoro manuale”. Su questo punto l’ambasciata ha lasciato ai consolati la discrezionalità di interpretazione della legge.
Il risultato è stato un comportamento difforme dei diversi consolati, spesso a sfavore dei connazionali, e di conseguenza un senso di disorientamento e di frustrazione di questi ultimi. In pieno sostegno a quanto dichiarato dal documento citato dei presidenti Comites, i consiglieri Cgie ritengono assolutamente necessaria una inversione di rotta da parte dell’ambasciata.
Per lavoro manuale si deve intendere il lavoro dipendente che non si svolga sul piano dirigenziale o organizzativo. In questo senso, i consiglieri Cgie ritengono necessaria una disposizione dell’ambasciata indirizzata a tutti i consolati affinché si attengano in modo uniforme a questo indirizzo interpretativo della legge.

(Il documento è stato firmato dai cinque consiglieri eletti in Germania: Del Vecchio, Segoloni, Montanari, Conte, Cristalli, e firmato quindi dal consigliere nominato, Oreste Motta)

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