CHI SI ARRENDE E’ PERDUTO!

CHI SI ARRENDE E’ PERDUTO!

Luciano Gonella, valente direttore dell’Ora di Ottawa e attento cronista delle cose italiane al di qua e al di la’ dell’oceano, replicando al mio intervento “ Napoli e L’Italia non sono alla sbando!” mi incita “ad arrendersi alla triste realta’ che vive l’Italia”.

Mai e poi mai caro Luciano!

Mio nonno, che fece la Prima Guerra Mondiale in trincea sul Carso, mi raccontava sempre che l’Italia, contro tutti gli odds (come direbbero gli americani) vinse la guerra contro l’Austria proprio perche’ si rese conto a Caporetto, che “se si fosse arresa avrebbe perduto”. Decise quindi di resistere sul Piave e tramuto’ una sconfitta sicura nella vittoria finale di Vittorio Veneto.
Questa antica pagina di storia italiana e’ per me attualissima, e vorrei che fosse l’ispiratrice e l'esempio per la soluzione della crisi che il nostro meraviglioso Paese sta' attraversando, che non accetto ineluttabile, come le “campane a morto” dei media stranieri e di molti intellettuali e politici italiani che vivono all’estero suonano in questo periodo.

Occorre uno sforzo di tutti a cominciare dai media che, oggi come non mai, sono responsabili degli umori e dei convincimenti dell’opinione pubblica, per far fronte a questo momento no del paese.
Buttare benzina sul fuoco delle polemiche, o stare zitti e “tenere la propria amarezza in se stessi”, come consiglia Gonella, e’ accettare Caporetto e arrendersi, mentre sono proprio questi i momenti per dimostrare le capacita’ (“gli attributi” avrebbe detto mio nonno!) del nostro fantastico popolo, che ha sempre reagito alle grandi sfide storiche, dal mio grande concittadino Pier Capponi che rispose agl'invasori francesi:”voi sonate pure le vostre trombe e noi soneremo le nostre campane, …e Firenze fu salva!”, alle guerre d’indipendenza fino alla Resistenza ai nazi-fascisti.

E’ per questo che ho chiamato “disfattisti” (che e’ per me il termine piu’ appropiato, senza voler fare apologia del fascismo, che da vecchio, vero democristiano ho sempre avversato come il comunismo, ndr.) chi sa solo criticare, “cry wolf” e distruggere tutto quello di buono, bello e sano c’e’ in un Paese di 60 milioni di persone, che ha oggi, senza scomodare la storia e la cultura, uno dei livelli di vita piu’ alti del mondo e la democrazia piu’ capillare e rappresentativa che nessun Paese occidentale puo’ vantare.
E’ giusto informare, e’ giusto criticare, ma non e’ “patriottico” (termine che per noi emigrati ha un significato vero e non retorico) cavalcare l’onda del negativismo con i media stranieri, associarsi a chi ci offende, ci chiama “mafia boys” e “garbage people”.
Il compito, ‘the mission” di chi informa gli italiani che vivono all’estero e’ quello di spiegare quello che succede in Italia, non di condannare e sopratutto, se il bravo Gonella mi consente, di “fare sempre il tifo” per lo stellone italico, per il Paese piu’ bello del mondo, proprio nei suoi momenti piu' critici!

UDC-USA
www.massimoseracini.org
San Diego, California

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