Detenuti italiani all’estero, sono rimasti fino ad ora lettera morta

“Il parlamento ha ripetutamente votato atti per impegnare il governo ad occuparsi adeguatamente della tutela dei diritti dei detenuti italiani all’estero, ma questi atti sono rimasti fino ad ora lettera morta”. Così Guglielmo Picchi, deputato del Popolo della Libertà/Forza Italia annuncia una interrogazione al ministro degli affari esteri per chiedere cosa sia stato fatto fino ad oggi per Angelo Falcone e Simone Nobili i due giovani piacentini incarcerati da oltre nove mesi in India per l’accusa quantomeno aleatoria di detenzione e spaccio di droga. I due giovani si trovano in condizioni igieniche precarie e la situazione processuale non è chiara e continua a subire ritardi. “Che cosa ha fatto il governo per questi connazionali fino ad oggi? La sensazione è che i detenuti italiani all’estero non siano una priorità del governo e del viceministro degli esteri con delega per gli italiani all’estero. Il caso di Angelo e Simone è surreale e sembra uscito dal copione di uno dei molti film di Hollywood, ma questo non è un film e i ragazzi sono a rischio di Epatite e manca un vero supporto istituzionale del governo, nonostante la mobilitazione del Sindaco di Piacenza, del consiglio provinciale e le interrogazioni presentate da molti parlamentari per tenere sotto pressione l’azione del governo. Abbandonare un connazionale in difficoltà in carcere sembra un copione già visto, speriamo che però in questo caso il governo utilizzi la propria influenza verso le autorità indiane quanto meno per estradare i due ragazzi in Italia e qui sottoporli a processo qualora la magistratura decida di procedere”.

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