Libertà  religiosa, mozione alla Camera

IL GOVERNO PRODI E’ INERME SULLA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI. RACCOGLIAMO L’APPELLO DI BENEDETTO XVI

«Il governo italiano si impegni in politica estera per condannare con decisione tutti gli atti di violenza contro le comunità cristiane, ovunque essi si verifichino, e tutte le forme di discriminazione e intolleranza basate sulla religione o il credo, come pure gli atti di violenza contro tutte le comunità religiose, esortando i Paesi interessati a far sì che il loro ordinamento giuridico e costituzionale offra garanzie adeguate ed effettive sulla libertà di religione o di credo». E’ questo il dispositivo finale della mozione presentata alla Camera da Riccardo Pedrizzi, responsabile della Consulta etico-religiosa di An, testo firmato da numerosi parlamentari del centrodestra, nel quale si ricordano i recenti episodi di discriminazione e violenza, di uccisioni e di arresti arbitrari per ragioni legate proprio alla religione o al credo ai danni di cristiani. Tra questi, il rapimento di due sacerdoti cattolici, padre Pius Afas e padre Mazen Ishoa, il 14 ottobre 2007 a Mosul; l'uccisione di due cristiani assiri, Zuhair Youssef Astavo Kermles e Luay Solomon Numan, entrambi membri dell'organizzazione National Union of Bet-Nahrin, avvenuta a Mosul il 28 giugno 2007; l'uccisione di un sacerdote caldeo, padre Ragheed Ganni, e dei tre diaconi che lo assistevano, avvenuta il 3 giugno 2007 a Mosul; la situazione dei villaggi assiri situati in prossimità del confine turco, come il villaggio di Kani Masi e l'attacco perpetrato il 18 aprile 2007 contro la casa editrice cristiana Zirve a Malatya, in Turchia, con l'uccisione di tre cristiani, Tilmann Geske, Necati Aydin e Ugur Yuksel; i recenti episodi di violenza in Pakistan, fra cui l'assalto contro una chiesa cristiana il 10 ottobre 2007 a Godwinh, alla periferia di Lahore; la bomba che il 15 settembre 2005 ha seriamente danneggiato una scuola, la “Saint John Bosco Model School”, gestita dai missionari di Mill Hill nel distretto di Bannu; l'uccisione del vescovo protestante Arif Khan e di sua moglie il 29 agosto 2007 a Islamabad; l'uccisione di Rami Khader Ayyad, titolare di una libreria cristiana, avvenuta il 7 ottobre 2007 a Gaza; l'uccisione di due giovani copti, Wasi Sadek Ishaq e Karam Klieb Endarawis, avvenuta il 3 ottobre 2007 ad Awlad Toq Garb, in Egitto; il rapimento nelle Filippine del sacerdote cattolico padre Giancarlo Bossi. Per non parlare delle drammatiche situazioni delle comunità cristiane del Sudan, i cui membri continuano ad essere oggetto della repressione delle autorità di Khartoum, della repressione della libertà religiosa nella Repubblica popolare cinese, in Vietnam, a Cuba, con il caso del dottor Josè Luis Garcia Paneque, stimato medico cattolico, il quale è in carcere dal marzo 2003, condannato dal regime castrista per essere contrario all’eutanasia.
«Il governo anche dopo l’appello del Santo Padre dei giorni scorsi – si chiede nella mozione di Pedrizzi – deve appoggiare risolutamente tutte le iniziative volte a incoraggiare il dialogo e il rispetto reciproco tra le religioni; invitare tutte le autorità religiose a promuovere la tolleranza e a prendere iniziative contro l'odio e la radicalizzazione violenta ed estremista, ma anche sollecitare i governi dei paesi interessati a migliorare la sicurezza delle comunità cristiane. Un’iniziativa va presa anche verso la Commissione Europea, il Consiglio della UE e gli Stati membri dell’Unione Europea, cui va sollecitato il rafforzamento dei diritti umani e dello stato di diritto attraverso gli strumenti di politica estera dell'UE».

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