Kossovo

Sono stato in Kossovo a salutare i nostri soldati che, in silenzio, anche da quelle parti lavorano duro per mantenere la pace. Ho trovato una regione disastrata dove il 50% del reddito arriva dagli aiuti internazionali, dove pullulano le mercedes di dubbia provenienza e la malavita imperversa. Tutto va avanti tra uno sfrecciare di auto delle associazioni di aiuto visto che i soldi (pubblici) si sprecano: hanno bloccato per malversazioni anche il n.2 della missione ONU, facendolo tornare di volata in America, ma la corruzione è evidente e generale. Il Mondo (e soprattutto l’Europa) per mantenere un simulacro di pace hanno deciso di pagare di fatto un costoso “pizzo” a due milioni di Kossovari la gran parte disoccupati e nulla facenti, che campano in modo balordo o con le rimesse degli emigranti. Un paese dove tra tre mesi verrà auto-proclamata una repubblica che si staccherà da Belgrado in spregio del diritto internazionale, ma dove non c’è più nulla della idealità di una volta né personalità come il mio amico Ibrain Rugova, purtroppo morto l’anno scorso. Uno sfacelo morale, materiale, politico dove ai lati delle strade in ogni angolo c’è un cimitero. Noi paghiamo e guardiamo dall’altra parte…e pensare che geograficamente siamo nel pieno dell’Europa!

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