Finanziaria: la ricaduta sulle Marche

FINANZIARIA APPROVATA DAL SENATO. LA RICADUTA SULLE MARCHE
RICOSTRUZIONE. TRASPORTI. ALLUVIONE. INFRASTRUTTURE. COMUNITA’ MONTANE. UNIVERSITA’ DI URBINO

Questa mattina sono stati resi noti alcuni elementi che riguardano la Finanziaria approvata dal Senato in un incontro con la stampa al quale hanno preso parte il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore al bilancio Pietro Marcolini, l’on. Massimo Vannucci.
A ottobre, presso la sede romana della Regione, il Presidente aveva incontrato i parlamentari marchigiani per concordare le priorità per la regione, su alcuni temi strategici, chiedendo che fossero oggetto di emendamenti.
L’on Vannucci ha oggi riportato i risultati del lavoro dei parlamentari.
Per quanto riguarda la RICOSTRUZIONE sono state accolte le richieste avanzate su diversi aspetti. In termine di risorse sono stati stanziati 40.5 milioni di euro. Per compensare le minori entrate dei Comuni e per il personale assunto, sempre dai Comuni, per affrontare emergenza e ricostruzione: un totale di oltre 36,5 milioni, risorse che, inizialmente, erano di 13 milioni di euro. L’integrazione di 23 milioni di euro garantisce agli Enti locali una fuoriuscita “morbida” in 5 anni dalle agevolazioni previste all’indomani del terremoto.
Allo stanziamento di 36,5 euro vanno aggiunti 5 milioni per ognuno degli anni 2008-2009-2010, che consentono l’accensione di mutui quindicinali per circa 150 milioni di euro, in grado di finanziare 400 nuovi immobili. Quest’ultima misura non era prevista nella Finanziaria ed è frutto di emendamento ad hoc. Presidente e assessore hanno sottolineato che con questo stanziamento non si interrompe il rifinanziamemento previsto dalla legge 61, finanziamento interrotto solo per due anni durante il governo Berlusconi, anni in cui si era dovuto ricorrere agli stanziamenti previsti nella legge per la protezione civile.
C’è poi l’integrazione delle somme per l’esonero dalla “busta pesante”, da 47 a 50 milioni di euro, che si spalmeranno il periodo di restituzione, periodo che va definito con apposito DPCM; su questa partita fondamentale per garantire equità di trattamento a cittadini e imprese del territorio è stata approvata una specifico ordine del giorno che impegna il Governo ad una restituzione di almeno 10 anni, con una percentuale vicina al 10%, per non gravare in modo eccessivo sui bilanci familiari e delle aziende. Sempre per quanto riguarda la “busta pesante” è già stata emanata la proroga per l’inizio della restituzione fino ad aprile 2008, data entro la quale sarà emanato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per definire tempi e modalità. A queste misure va aggiunta la proroga dei benefici IVA sui lavori.
Per i TRASPORTI è stato previsto uno stanziamento di risorse per far fronte alle difficoltà segnalate dall’amministratore delle Ferrovie che aveva comportato la decisione di sopprimere alcune fermate (Ancona, Senigallia, Fossato di Vico). Con la Finanziaria sono stati stanziati 104 meuro, gli stessi, ha sottolineato Vannucci, che l’amministratore aveva chiesto al Governo per rivedere le posizioni assunte. A questo punto – è stato il commento corale – ci aspettiamo che tutto rimanga come prima.
Per quanto riguarda l’ALLUVIONE che ha interessato la Provincia di Ancona vengono salvaguardate le risorse già previste, che in un primo tempo sembravano essere messe in discussione.
C’è poi la partita delle COMUNITA’ MONTANE: con uno specifico emendamento si è ritenuto di assegnare alla Regione il compito di una loro regolamentazione, evitando così tagli indiscriminati.
Per quanto riguarda le INFRASTRUTTURE, ci sono oltre 3,5 miliardi di euro sulla legge Obiettivo. Serviranno, ha detto Vannucci, riferendo il pensiero del Ministro, in particolare per il completamento del Progetto Quadrilatero. C’è, inoltre, un fondo rotativo della Cassa Depositi e Prestiti su cui si potranno attingere risorse per la Fano-Arezzo, dove è previsto, quanto prima, nel 2008, il project financing, dell’opera per garantire il collegamento tra i due mari.
All’UNIVERSITA’ di Urbino è garantito il sostegno all’attività di ricerca per fare in modo che sia assicurata anche a questa prestigiosa sede lo stesso trattamento riservato alle altre Università. (e.r.)

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