Alla provincia di Cremona si studia Cefalonia

ALLA PROVINCIA DI CREMONA SI STUDIA ‘CEFALONIAE SI ORGANIZZANO VIAGGI FINANZIATI DALLA REGIONE LOMBARDIA

Nel sito della Provincia di Cremona -retta da una Giunta di Sinistra- è comparsa in data 10. 12. 07 la seguente notizia:
Provincia di Cremona- Presidenza del Consiglio Provinciale:
“Strage di Cefalonia: l'11 dicembre lezione della prof. Elena Aga Rossi L'armistizio italiano del settembre 1943 e le sue conseguenze nel contesto balcanico – le stragi di Cefalonia e di Corfù” è l'argomento della conferenza che la professoressa Elena Aga Rossi terrà martedì 11 dicembre
nel salone dei quadri di palazzo comunale.
Si tratta della prima iniziativa organizzata dal Comitato provinciale per la difesa e lo sviluppo della democrazia in preparazione del Viaggio della memoria (*), che quest'anno, con “La nave della memoria e della pace” avrà come meta proprio l'isola di Cefalonia e i luoghi di quella strage.
La professoressa Elena Aga Rossi, autrice di numerosi testi storici, è ordinario di Storia contemporanea all'Università dell'Aquila e docente presso la Scuola superiore della Pubblica amministrazione di Roma. Dopo anni di difficili ricerche negli archivi italiani, inglesi e americani, la studiosa presenta un ricchissimo panorama documentario sulle vicende legate all'armistizio italiano con particolare attenzione alle sue drammatiche conseguenze nel contesto balcanico, dove avranno luogo le terribili stragi di Cefalonia e di Corfù.
La sua sarà dunque una vera e propria lezione di storia su temi ancora “caldi” che riguardano la seconda parte dell'ultima guerra mondiale: basti pensare alle recenti sentenze di tribunali tedeschi che hanno escluso qualsiasi forma di risarcimento, a partire da quello morale, nei confronti dei soldati italiani caduti a Cefalonia e di condanna verso i loro carnefici, e invece alle nuove inchieste avviate dalla magistratura italiana. Un importante momento di conoscenza, di comprensione e di riflessione su quei fatti, utile agli studenti che dovranno affrontare quegli argomenti nel loro percorso scolastico, agli insegnanti, ai cittadini, e in particolare ai tanti cremonesi che ebbero dei propri parenti fra le vittime di quell'eccidio”
(*) Sul programmato ‘Viaggio della memoria’ un precedente comunicato apparso nello stesso sito diceva: “ Sarà Cefalonia la meta del Viaggio della Memoria 2008. Lo ha annunciato Ilde Bottoli alla riunione del Comitato provinciale per la difesa e lo sviluppo della democrazia di cui è coordinatrice. Un obiettivo molto impegnativo, poiché prevede il viaggio in nave e perché si vorrebbe portare nei luoghi dell’eccidio di oltre novemila soldati italiani da parte delle truppe tedesche fra 350 e 500 studenti.
La Regione Lombardia, però, ha già dato disponibilità a sostenere anche economicamente il progetto, e anche la Regione Piemonte e la Provincia di Torino potrebbero partecipare con un certo numero di studenti piemontesi. Sono in corso contatti con il Ministero della Difesa perché a sua volta dia un sostegno concreto all’iniziativa, che sarà organizzata insieme all’associazione Divisione Acqui”.
Da quanto sopra si evince che non solo la Provincia di Cremona retta dal Centrosinistra DISINFORMERA’ 350-500 studenti sulla INESISTENTE strage di 9000 soldati -conducendoli addirittura in loco !- ma che lo farà a spese dell’odiata Regione Lombardia -retta da una Giunta di Centrodestra- mossa, forse, a tanta generosità dalla più completa ignoranza dei fatti e dal timore di vedersi attribuire una taccia di insensibilità di fronte ad un episodio manipolato ad arte onde farlo passare –attraverso un numero di Vittime enormemente gonfiato- per l’episodio iniziatore della resistenza al nazifascismo in luogo di quel che fu veramente: un episodio di resistenza militare conseguente ad uno scellerato ‘Ordine’ di resistere inviato dal governo Badoglio fuggito a Brindisi dopo l’armistizio, allo sventurato comandante della div. Acqui.
ALLA LUCE DI TALE PREMESSA
ho inviato l’ email più sotto riportata alla Provincia di Cremona tanto premurosa nei confronti delle orfane di due Ufficiali fucilati dai tedeschi (De Negri e Fioretti) ma non altrettanto nei riguardi di chi è orfano come loro e addirittura si costituì Parte Civile a Dortmund prima delle stesse: cioè lo scrivente.
Ma come è noto io ho un difetto di origine che a certe ‘compagnie’ rievocanti in modo storicamente distorto Cefalonia, non è gradito: non sono comunista e non godo quindi –come le due predette- della solidarietà di parlamentari comunisti come l’on. Burgio o il sen. Grassi che rimpiange apertamente -tra un’interrogazione e l’altra su Cefalonia- la ‘gloriosa’ falce e martello che pare destinata ad andare in soffitta né ho dimestichezza con l’esperto di ‘armadi della vergogna’ l’ultracomunista F. Giustolisi.
A conferma di ciò invito il lettore che nutra dubbi a visitare il sito www.esserecomunisti.it cercando conferma di quanto sopra alla voce ‘cefalonia’.
Tornando alla ‘LEZIONE’ della prof. ssa Aga Rossi tenutasi a Cremona l’11 dicembre ecco il testo del messaggio da me inviato alla Presidenza del Consiglio provinciale al quale –è superfluo dirlo- gli illustri destinatari non daranno risposta :
“In merito a tale notizia pregherei di chiedere alla prof. ssa Aga Rossi se
le risulta che i nostri militari UCCISI DAI TEDESCHI non furono migliaia e
migliaia come si tramanda da tempo immemorabile ma moltissimi di meno (circa 1300 caduti o fucilati durante i combattimenti e circa 400 fucilati dopo la
resa) e quindi neanche i 9640 come fu scritto nei titoli di coda del film
RAI “CEFALONIA” di cui ella era 'consulente storico'.
Ciò è confermato anche dall'ex soldato O. Giovanni Perosa che collaborò alla
stesura dell'Elenco dei Caduti attestante il 'vero' dato numerico degli
stessi, il quale mi ha riferito di essere stato intervistato di recente
dalla prof. ssa Aga Rossi.
Detto Elenco compilato dall'Esercito è alla base del mio ultimo libro “I
Caduti di Cefalonia: fine di un Mito” e fino a prova contraria è l'unico
documento 'certo' esistente sul tema.
Tutto il resto sono solo numeri gettati a caso come dimostra la loro
elasticità per cui mentre dal Comunicato del governo Parri del 13 settembre
1945 si è sempre parlato di 9-10000 e più Caduti ultimamente -forse per
effetto delle mie ricerche…- da taluni la cifra è stata ridotta a 'circa
4000' con la massima naturalezza o improntitudine.
Pregherei altresì di chiedere alla predetta se non sia il caso di finirla
con le falsità -spacciate per verità storiche- su un argomento tanto triste
nel quale trovò la morte anche mio Padre, magg. Federico Filippini
comandante il Genio divisionale fucilato VERAMENTE il 25 settembre 1943.
Concludo osservando che, fermo restando il rispetto ed il rimpianto per
quanti – FORTUNATAMENTE in misura assai ridotta morirono VERAMENTE- se si vuole a tutti i costi edificare un Mito su fatti che di mitologico ebbero ben poco, lo si faccia pure ma si eviti di essere ridicoli 'sparando' cifre false con le quali si inganna da oltre sessant'anni il popolo italiano.
Mi auguro che gli organizzatori della Conferenza odierna riferiscano quanto
sopra alla prof. ssa Aga Rossi e, se non chiedo troppo, gradirei ricevere il
testo del suo intervento.
Distinti Saluti
avv. Massimo Filippini
Orfano di un Martire di Cefalonia
LATINA

Autore de:
'La vera storia dell'eccidio di Cefalonia' 1998 e 2001
'La tragedia di Cefalonia. Una verità scomoda' 2004
'I Caduti di Cefalonia: fine di un Mito' 2006.

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