“Temo che siano gli esponenti dell'ex-Margherita a frenare il Partito Democratico verso il suo approdo naturale: questo non è un elemento di innovazione, ma, direi, una resistenza conservatrice e non riformista di un'ala ancora troppo legata alla memoria democristiana”. Così Pia Locatelli, europarlamentare socialista e presidente dell'Internazionale socialista donne, commenta l'incontro tra il gruppo PSE al Parlamento Europeo e Walter Veltroni.
“Veltroni – ha aggiunto Locatelli – ha insistito sulla necessità di andare oltre le culture politiche tradizionali, per ottenere innovazione e modernità. Gli ho ricordato che è esattamente questo che i partiti socialisti in tutta Europa stanno facendo, cioè coniugare la nostra tradizione politica con la sfida della modenità. Non c'è ragione, a nostro avviso, che il Partito Democratico, che si dichiara di centro-sinistra, non aderisca al PSE, che è la vera forza riformista a livello europeo. Noi socialisti italiani vogliamo agevolare questo processo, che però, come ha osservato anche il nostro capogruppo Martin Schulz, richiede uno sforzo da entrambe le parti”.
Pia Locatelli, intervenendo nella discussione tenutasi a Strasburgo stamattina tra il leder del Pd italiano e gli europarlamentari socialisti ha anche fatto notare a Veltroni che nella sua esposizione della situazione italiana ha menzionato soltanto i Democratici e la Cosa Rossa, dimenticando il Partito Socialista: “una svista, ma anche una gaffe”.
Per Locatelli, infine “gli interventi di miei colleghi e compagni di altri paesi, come quelli dei francesi sull'importanza della laicità e quelli dei rumeni su diritti civili e libertà di circolazione in tutta Europa, che ho condiviso in pieno, confermano che esiste una comune cultura socialista europea, e con questo Veltroni deve fare i conti seriamente”.(ADL)