Regione Marche

INTERVENTO ASSESSORE AI TRASPORTI

“Gli obbiettivi si conseguono con la coerenza dei comportamenti, il confronto di merito e l’unità nel perseguirli”
Pietro Marcolini risponde alla CdL sul sit-in alla stazione di Ancona.

“Solo un modo di ragionare pregiudiziale può far avanzare una critica alla Giunta regionale come quella formulata dal centrodestra rispetto al sit-in di protesta alla stazione di Ancona. Piuttosto che unirsi alle ragioni di un dissenso legittimo e fondato, che ha interessato tra l’altro anche il versante umbro, il centrodestra preferisce polemizzare e dividere. L’azione della Giunta regionale in questi anni è stata lineare, coerente e di merito, tesa a dare centralità ai temi della mobilità e dei trasporti, alla qualità e all’efficienza dei servizi, e così si è mossa anche in questa circostanza, senza critiche precostituite, né fedeltà immotivate.
Un atteggiamento, riteniamo, maturo e consapevole, che è lo stesso di quando, con il centrodestra al Governo, abbiamo aperto una vertenza con Trenitalia per contrastare la logica dei tagli, le carenze di personale, la vetustà del materiale rotabile e la pulizia dei treni. Una vertenza che ha portato alla firma del contratto di servizio solo dopo aver ottenuto riscontri concreti su ciascuno dei punti citati.
Oggi, di fronte a misure che penalizzano il territorio regionale, lasciando prefigurare una sua possibile marginalizzazione, poniamo questioni analoghe rispetto alla soppressione delle fermate delle corse Eurostar, alla qualità dei servizi, alla minacciata chiusura di diverse biglietterie.
Chi non ha avuto lo stesso comportamento nel tempo è il centrodestra, silente ai tempi del governo Berlusconi, ed oggi prevenutamente polemico, a prescindere dalla sostanza dei problemi.
La soppressione delle fermate dei treni Eurostar di collegamento con Roma negli orari più frequentati dagli utenti, non tiene conto che Ancona sarebbe l’unico capoluogo regionale interessato da simili misure e che la velocizzazione del percorso avverrebbe a spese esclusive del territorio marchigiano, da cui peraltro dipende larga parte dell’utenza dei servizi in questione, non certo ad esempio di quello romagnolo.
La stessa soppressione di 6 fermate su 8 a Fossato di Vico, coinvolge pesantemente le Marche, per i collegamenti con l’alto pesarese e l’Università di Urbino, così come quella di ben 4 fermate su Senigallia, città tra le principali per vocazione turistica della riviera adriatica. Persino l’Umbria ha visto ripristinate le fermate Eurostar sul capoluogo regionale grazie al concorso delle risorse aggiuntive pari a 104 mln stanziate dal Parlamento per sopperire ai tagli annunciati. Qui nelle Marche c’è, invece, chi si attarda a polemizzare e anche questo non è ininfluente rispetto alla capacità di una comunità regionale di conseguire insieme obbiettivi essenziali.
A fronte di tutto ciò, inoltre, Trenitalia non prevede nessuna misura compensativa, anzi chiede un aggravio di circa 10 mln di euro rispetto al rinnovo del contratto di servizio regionale.
Che a ritenere ispirate da un “particolarismo corporativo” queste motivazioni sia poi un ex-parlamentare marchigiano in parte stupisce, per gli argomenti addotti, molto simili a quelli di chi vuol fare polemica politica, e per la volontà di sminuire il lavoro fatto in questi anni dalla Regione Marche. Possiamo comunque rassicurare lui e quanti altri per ciò che concerne l’impegno del Governo regionale sul versante delle reti d’infrastrutturazione. Da quelle ferroviarie, come la Orte-Falconara, a quelle viarie, come la terza corsia dell’A14, il Quadrilatero e la Fano-Grosseto, passando per quelle logistiche come porto, aereoporto ed interporto, impegni per le infrastrutture, che stanno producendo risultati concreti, e una battaglia giusta per livelli di servizi non discriminanti e decorosi.”

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