Autotrasportatori: Bianchi se ne vada

AUTOTRASPORTO PIEMONTE :ZACCHERA (AN):”ANCHE GLI AUTOTRASPORTATORI HANNO I LORO DIRITTI VIOLATI. BIANCHI SE NE VADA !”

” E' vero che lo sciopero degli autotrasportatori sta causando gravi disagi al paese e soprattutto nell'area del VCO ma per evitarli bastava accogliere le loro richieste che sono in discussione da mesi”.
Lo sostiene l'on.le MARCO ZACCHERA, deputato piemontese di Alleanza Nazionale, che invita ” Il compagno ministro Bianchi a vivere per un giorno da “padroncino” oppure a pagarsi la benzina dell'auto blu di tasca propria, per capire i problemi di migliaia di aziende di autotrasporto ridotte sul lastrico”
E' singolare -prosegue Zacchera- che il Ministro ricorra alle “precettazioni forzate”, consapevole di non poterlo fare, come ha dichiarato proprio questa mattina nel corso di una diretta RAI.
” Quante volte il Ministro ha fatto arrestare scioperanti ALITALIA che pure mettevano in ginocchio il paese? E perché i taxisti di Roma vengono accontentati con il 18% di aumento delle tariffe e gli autotrasportatori invece no? “
Secondo Zacchera “Il vero scandalo è che il governo – dall'aumento stratosferico ed ingiustificato del prezzo del gasolio – ha tratto nuove risorse fiscali e resta inerme nella lotta contro l'abusivismo e la concorrenza indebita dall'est europeo.
Il primo a doversi vergognare -prosegue Zacchera- è proprio il ministro Bianchi che dai suoi ricchi salotti (che ama mettere in bella mostra sulle riviste di moda, in un suo strano modo di dirsi comunista) non ha la più pallida idea della dura realtà degli autotrasportatori italiani penalizzati anche dalla mancanza di opere strutturali delle nostre autostrade.
Spero che per limitare i danni, il Ministro Bianchi dia le proprie immediate dimissioni, visto anche che dopo mesi di trattative non ha saputo concludere assolutamente nulla se non ricorrere alla precettazione violando un diritto fondamentale dei lavoratori nei quali rientrano anche gli autotrasportatori.
Mi auguro, conclude l'esponente di AN, che quanto prima anche i settemila padri di famiglia del presidio piemontese che (come dichiarato dallo stesso Costantino Spataro: segretario della Fita Cna di Torino) in queste ore stanno ricevendo la collaborazione delle forze dell'ordine possano vedersi riconosciuti i propri diritti e riprendere il regolare lavoro.

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