PEDRIZZI (AN): «DECRETO SICUREZZA E CUS, CATTOLICI DELL’UNIONE DIVISI E MORTIFICATI»
«CONTRO LE VENDETTE TRASVERSALI DELLA SINISTRA SULLA CHIESA VA TRIBUTATO UN PLAUSO AL CORAGGIO DELLA BINETTI»
«Il voto contrario della senatrice Paola Binetti sul decreto-sicurezza, che conteneva l’ennesima provocazione gratuita nei confronti della Chiesa, l’inutile norma omofobia, può rappresentare la prima scintilla della ribellione dei cattolici del centrosinistra contro le continue provocazione degli ultrà laicisti dell’Unione», dichiara Riccardo Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le Politiche della Famiglia e presidente della Consulta Etico-religiosa. «Purtroppo al coraggio della Binetti e alla sua scelta di votare in sintonia con la propria coscienza, anche a costo di mandare a casa il governo, non ha fatto seguito altrettanta coerenza da altri esponenti del cosiddetto partito dei teo-dem, che d’ora in poi, però, si ritroverà davanti l’occasione per rispondere all’offensiva anticlericale della sinistra respingendo con forza il ddl sulle unioni di fatto. Contro la sinistra zapaterista e grillinizzata che vuole dare il colpo di grazia all'istituzione familiare, negandone definitivamente il ruolo di cellula primigenia e fondante della società, i cattolici dell’Unione e del centrodestra devono fare fronte compatto. Il progetto-Cus ci vede assolutamente contrari perché significherebbe, come già nei Pacs e nei Dico, riconoscere alla convivenza di fatto gli stessi diritti della famiglia naturale fondata sul matrimonio e svuotare di significato l'istituzione familiare», conclude Pedrizzi, che ricorda come perfino il ministro Bindi sia costretto «a mantenere un profilo basso e silenzioso per evitare di creare problemi al governo su un tema esplosivo come quello delle unioni di fatto».