Tremate! Tremate! i Cacicchi son tornati!

di Giuliana D'Olcese

Dal Laboratorio dei Sindaci Serenissimi una lezione al Governo e all'Italia
«Daghe dentro, Cacicchi, che i butemo a fondi!»

Pellagra e gozzo, polenta e latte e, la domenica, osso e polenta. Questa, quando vi arrivai per restituire all'antico splendore uno dei Monumenti più affascinanti della «Nathion veneta», la condizione della popolazione più povera d'Italia. Fu grande amore con i veneti, anni dopo con i Sindaci, dell'unica parte d'Italia che dalla miseria e dal signoraggio DC della Balena bianca, in pochi anni è divenuta una delle tre regioni più moderne, industrializzate, civili e ricche del Paese. Il Veneto.
L'antica Serenissima Repubblica Veneta. «Uomini di ferro su navi di legno, hanno sconfitto uomini di legno su navi di ferro», così l’Ammiraglio Willelm von Tegetthoff il vincitore della celeberrima Battaglia di Lissa, 18-20 luglio 1866, l'ultima grande vittoria della Marina Veneziana prima che con il Referendum-burletta – come lo definì Montanelli nella sua «Storia d'Italia» – il Veneto fosse annesso all'Italia. «Daghe dentro, Nino, che i butemo a fondi!» gridò von Tegetthoff a Vincenzo Vianello, detto «el Graton», il nocchiero di Pellestrina al timone della «Ferdinand Maximilian» l'ammiraglia Austriaca che speronò, affondandola, l'ammiraglia Sardo-Ligure-Siculo-Napoletana «Re d'Italia».
Della Battaglia di Lissa, in un affascinante articolo del Prof. Luigi Gigio Zanon, chi desidera saperne di più mi scriva e glielo invio via e-mail.
E' con Daghe dentro, Cacicchi, che i butemo a fondi! che vanno incoraggiati a continuare nell'opera intrapresa i Sindaci veneti, di destra e di sinistra, scesi in campo contro le pasticciate, ambigue misure varate dal Governo Prodi con il famigerato «Pacchetto sicurezza». Pacchetto insicurezza targato Amato, il nostro ministro dell'Interno che lo sciapo Casini ha definito «Più che uomo di polso uomo di polsino».
Il Pacchetto insicurezza Amato, purtroppo, è figlio degenere e bugiardo del Pacchetto propaganda Primarie. Iniziato, vedi caso, proprio in prossimità delle Primarie di Ottobre al grido «Intolleranza zero verso clandestini, rachet che contrabbandano droga, merci contraffatte, donne e minori ridotti in schiavitù, verso chi non ha fissa dimora e un lavoro per mantenersi dignitosamente, contro chi delinque, stupra e ammazza, contro quanti rendono le nostre città lupanari ove non circolare dopo le sette di sera», il «Pacchetto sicurezza» è stato la cinghia di trasmissione tra regioni e comuni, la grancassa elettorale delle Primarie, per eleggere plebiscitariamente il sindaco di Roma, Walter Veltroni, segretario del PD.
Per far votare alle Primarie, ed eleggere, i segretari regionali e locali una marea dei quali sono Assessori e Consiglieri regionali, provinciali e comunali che, al grido Sicurezza Sicurezza!, hanno condotto la campagna elettorale pro domo sua, non certo pro sicurezza dei cittadini.
Una volta eletti, finito il santo finita la festa. Da «Pacchetto sicurezza» è divenuto il Pacchetto insicurezza. E, se si considera che 4000 Comuni si avviano alle Amministrative, il voto degli extracomunitari, oltre tre milioni di anime, lo agognano tutti. Destra e sinistra. Quindi, «Pacchetto sicurezza» elettorale.
Del quale, però, non vogliono esserne le vittime sacrificali ne' i cittadini veneti ne' i loro sindaci che, in massa, hanno deciso di esercitare i propri poteri e di allargarli a norme confacenti alla drammatica situazione attuale nazionale.
I sindaci veneti, a differenza dei sindaci che per i voti hanno piazzato nei Comuni Assessori alla sicurezza congolesi – quindi Assessori e Consiglieri di straparte – sono ben consci che la «Nathion veneta» da regione tra le più moderne, industrializzate, civili e ricche del Paese, con il «Pacchetto sicurezza» Amato, si riavvia sulla strada della «Nathion» della Pellagra, del gozzo, della polenta e latte e, la domenica, la «Nathion» dell'osso e polenta. Via “maestra” sulla quale si è avviata la Capitale con il «Modello Roma» del sindaco Veltrozzio.
Se anche questa volta un D'Alemoni o un Dalemiano apostroferà i sindaci veneti come «Una mobilitazione da sindaci Cacicchi», a D'Alemoni & Dalemiani, siamo tutti autorizzati a fare una gigantesca pernacchia.
Il Pacchetto insicurezza? Daghe dentro, Cacicchi, che i butemo a fondi! Quindi avanti prodi Cacicchi!
Giuliana D'Olcese quota rosa di Internet e di LiberoReporter
www.virusilgiornaleonline.com/rubricadol.htm

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