Il Pse a Sofia

1 – INTINI, BENE PRESENZA VELTRONI MEMBRO A PIENO TITOLO

“Il partito del socialismo europeo – afferma Ugo Intini, membro della presidenza del Pse, al termine della riunione che si è svolta oggi a Sofia – considera essenziale avere a bordo al più presto il Partito democratico, superando l’attuale fase di incertezza. Il problema non sarà risolto in questo momento, ma è un passo importante nella direzione giusta la partecipazione di Veltroni al consiglio del Pse di domani. Ancora più significativo è che questa partecipazione avvenga non come osservatore, ma come membro a pieno titolo, perché la delegazione del Partito democratico da lui guidata siederà insieme alle altre sotto la denominazione “Democratici di sinistra- Partito democratico”. Nessuno nel partito del socialismo europeo accetta passivamente la possibilità che il Partito democratico italiano esca dalla famiglia socialista europea. Nella riunione del suo ufficio di presidenza – ha concluso Intini – si è lavorato molto utilmente per arrivare alla piena membership dopo i Ds, del Partito democratico”.

2 – LA DELEGAZIONE DEL PS A SOFIA

Roberto Villetti, in sostituzione di Enrico Boselli, impossibilitato per motivi di salute, guiderà la delegazione del partito socialista al Consiglio generale del Pse che si aprirà domani a Sofia. Della delegazione fanno parte anche il viceministro degli Esteri Ugo Intini membro dell’ufficio di presidenza del Pse, e Luca Cefisi responsabile esteri del partito.

Villetti e Cefisi con il presidente Rasmussen a margine di un incontro del PSE

Parteciperà ai lavori Pia Locatelli, presidente dell’Internazionale socialista donne. Pia Locatelli e Ugo Intini interverranno nel dibattito di domani, mentre Roberto Villetti parteciperà alla riunione conclusiva dei leader socialisti venerdì 23. Al centro dei lavori il manifesto comune dei socialisti europei per le elezioni 2009.

3 – IL PD CON IL PSE PER RINNOVAMENTO DEL RIFORMISMO EUROPEO

Massimo Brutti, senatore del PD, ha inviato questa dichiarazione: “Con chi sta in Europa il Partito democratico? Non possiamo non scegliere una collocazione ed una prospettiva per il futuro. Le soluzioni autarchiche non sono credibili. Il Pd deve stare con i riformisti, non con i conservatori e neanche a metà strada. Perciò è necessario costruire un legame organico tra il nostro partito e il Pse, contribuendo attivamente ad allargare il campo del riformismo in Europa. Questo comprende certo in sè le tradizioni socialiste, ma può e deve andare oltre. Non ci identifichiamo con le classificazioni del passato; vogliamo contribuire al rinnovamento delle culture e delle forze democratiche europee. Vogliamo aggregare e non dividere; vogliamo lavorare assieme al Pse per questi obiettivi”.

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