Intervista al Senatore Gianfranco Rotondi DCA-PRI-MPA
La sterzata di Berlusconi con la formazione del nuovo partito porterà ad alleanze eterogenee che, sino a qualche tempo fa erano impensabili?
Penso di sì perché la politica detta sempre le sue ragioni. Chi è stato democristiano è facile che si ritrovi. Io trovo che la svolta di Berlusconi sia giusta ma penso che non si debba varare un partito popolare in Italia con il rischio che un minuto dopo ce ne sia anche un altro. Perché leggo che pure Casini vuole fare qualcosa di simile. Trovo giusto che Berlusconi e Casini si parlino ed invece di mettere mano a due cantieri, pensare di riunire tutti quelli che provengono da una tradizione liberale, cattolica e laica.
Ammesso che il partito di Berlusconi si coalizzi con il Partito Democratico, gli altri partiti, compreso il suo, che fine faranno?
E’ una premessa della quale non vedo oggi le condizioni. Mi permetto di non rispondere perché è una premessa su cui ho qualche dubbio nell’immediato.
E’ vero, ma è anche vero che tutti non avevano alcun dubbio che Berlusconi non avrebbe mai chiesto al centrosinistra di dialogare, eppure succede.
Intanto, il Partito Democratico a me sembra una Forza Italia di sinistra. Che si incolli a quella di destra, lo trovo abbastanza naturale nel gioco del meccano.
Faccia una previsione dei prossimi mesi.
Ma io non sono né profeta né figlio di profeti. Posso fare solo la previsione che ha fatto il mago Battista, il mago di Arcella che è l’unico mago che conosco, che Berlusconi avrebbe vinto le elezioni e la DC avrebbe avuto un grande successo elettorale. L’unica previsione che negli ultimi giorni mi è stata data è questa. Ma purtroppo non ci sono le elezioni.
