Il mea culpa del Ministro Livia Turco è dettato dall’opportunismo del momento. Dal giallo di Perugia, dove complice dell’omicidio è la facilità con cui molti giovani universitari si procacciano droghe di ogni tipo. Alla testimonianza di alcuni Paesi europei che hanno sperimentato le narcosale – in un primo momento sostenute dalla Turco – per i quali questa iniziativa avrebbe garantito buone riuscite solo per il 3% dei casi. I moderati della sinistra al Comune di Torino, ieri hanno palesemente voltato le spalle al provvedimento del sindaco Chiamparino. La Turco ha sempre parlato di apertura ad un consumo più facilitato di tutte le droghe. E’ facile cambiare rotta di fronte alle morti arrecate da sprovveduti imbottiti di droghe al volante, o a giovani alla ricerca di emozioni e sostanze forti che non riescono più a distinguere il divertimento dalla violenza. Peccato che il Ministro sia alleato con un Governo che non ha intenzione di seguire le sue virate e che vuole demolire tuttora la Fini Giovanardi., nonostante la palese pericolosità che ogni tolleranza alle droghe comporta. Troppe parole. Pochi fatti.