Onorevole Donatella Poretti

CANONE/TASSA RAI: CHI PAGA? LE IMPRESE EVADONO IL FISCO? E PETRUCCIOLI CERCA SOLDI ATTRAVERSO LA BOLLETTA ENERGETICA… INTERROGAZIONE

Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali

Poiche' senza risposta, sono alla quarta interrogazione per sapere chi debba pagare il canone/tassa della Rai (1). Da una indagine dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) e' risultato che il canone deve essere pagato anche da chi e' in possesso di un videocitofono (2). Da una seconda indagine e' emerso che per la legge in vigore (la 246/1938) il pagamento e' previsto anche per il turista in visita nel nostro Paese (3). Una terza ricerca ha rivelato che gli uffici preposti non sanno se anche gli esercizi pubblici, se possiedono un computer, debbano pagare. Le manchevolezze della legge vengono supplite dalla sua parziale non applicazione (4).
Da una quarta indagine risulta che Poste italiane, con 14.000 uffici dovrebbero pagare il canone, per un totale di circa 13.018.880 Euro. Le Poste probabilmente sono i maggiori evasori di questa tassa (5).
Infine da una quinta indagine, presi per buoni i criteri di alcuni operatori Rai su chi debba pagare, risulterebbe per il 2006 un'evasione di centinaia di migliaia di euro. Secondo l'Istat, in Italia esistono 4.371.087 imprese e 6.075.000 lavoratori indipendenti; il 91,7% di queste imprese ha Internet e quindi un computer. Secondo alcuni operatori Rai i canoni dovuti sarebbero 4.008.286. Ma dai dati RAI risulta che quelli riscossi al 31-12-2006 sono 171.554. Anche se gli abbonati speciali fossero solo imprese, l'evasione sarebbe intorno al 95,8%, cioe' 742.695.000 euro (6).
La costante di ogni ricerca e' che le risposte delle autorita' preposte sono contraddittorie e confuse. Situazione in gran parte causata dall'espressione “apparecchi atti o adattabili”, coniata nel 1938 quando il televisore era in fase di sperimentazione.
Infine il presidente della Rai Claudio Petruccioli, ha fatto sapere che, con un emendamento alla Finanziaria, intende far pagare il canone/tassa incorporato nella bolletta energetica. Secondo Petruccioli c'e' troppa evasione (il 25%) e gli attuali 1,5 miliardi incassati dal canone non bastano. Secondo l'Aduc, ammesso che Petruccioli riesca a far pagare l'intero 25% di evasori, l'operazione “bolletta energetica” porterebbe al massimo 375 milioni di euro. Ma se la Rai non continuasse a far evadere il Fisco alle aziende di cui sopra, quantomeno incasserebbe un miliardo di euro in piu' all'anno.
Ecco quindi la quarta interrogazione che rivolgo, insieme al collega radicale Bruno Mellano della RnP, ai ministeri dell' Economia e Finanze e delle Comunicazioni per sapere:
– quali degli apparecchi sottoelencati e non presuppongono il pagamento del canone speciale di abbonamento: videoregistratore, registratore dvd, computer senza scheda tv con connessione ad Internet, computer senza scheda tv e senza connessione Internet, videofonino, tvfonino, ipod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a se stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale;
– cosa intenda fare il Governo per accertare ed eventualmente esigere il pagamento del canone speciale di abbonamento alle radioaudizioni da parte delle imprese con collegamento Internet.

(1) la prima interrogazione:
la seconda interrogazione:
la terza interrogazione:
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)

il testo dell'interrogazione:

CLONAZIONE: AL BANDO QUELLA RIPRODUTTIVA E REGOLAMENTIAMO QUELLA TERAPEUTICA

Intervento dell'on Donatella Poretti parlamentare radicale della Rosa nel Pugno, segretaria della Commissione Affari Sociali

Tra le possibili scelte, quella politicamente piu' percorribile e' quella di porre un divieto mondiale alla creazione di cloni umani insieme alla possibilita' di autorizzare ricerche sulla clonazione terapeutica sotto rigidi controlli per cercare di trovare cure a malattie come diabete e Alzheimer.
Cosi' ieri uno studio dell'Istituto Studi avanzati delle Nazioni Unite ha proposto una soluzione pragmatica: e' solo questione di tempo perche' si creino dei cloni umani, percio' vietiamo la clonazione umana riproduttiva e regolamentiamo quella terapeutica. Avere cercato il bando mondiale sulla clonazione (anche quella terapeutica) ha di fatto impedito il divieto per quella riproduttiva e la mancanza di un accordo su scala mondiale lascia la porta aperta agli scienziati per clonare esseri umani in Paesi le cui leggi non ne prevedono espressamente il divieto.
Dagli esperti dell'Onu un suggerimento che facciamo nostro, con l'auspicio che anche in Italia le posizioni ragionevoli possano trovare ospitalita'!

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